Speciale Grandi Onde
Ripartiamo dallo Speciale John law. E' vero che le politiche di John law
all'inizio furono un grande successo apparente (altra analogia con Greenspan),
perchè spinsero molto la crescita economica francese: nel 1719 Law era una delle
personalità più ammirate d' Europa. E per tanto tempo egli si intestardì a
credere che stampando le sue emissioni (cioè la moneta) avrebbe potuto salvare
la baracca. Poi fu travolto come sappiamo.
Ci sarà certamente un tempo in cui la presente catena di sant'antonio monetaria
praticata dalle attuali banche centrali salterà, travolgendo il dollaro. In
alternativa possiamo immaginarne un deprezzamento continuo e costante , non solo
nei confronti delle altre valute, ma - come successe all'epoca di Law- nei
confronti delle commodities e degli immobili che è quello che sta già iniziando
a succedere.
Circa la bolla immobiliare planetaria, che il diluvio di liquidità sta creando,
occorre tenere presente che è normale che i prezzi degli immobili salgano nella
fase successiva allo scoppio di una bolla azionaria. Quando il pubblico
comprende che per le azioni non c'è futuro, si sposta verso un altro oggetto
speculativo. Quando il mondo è attraversato da una ondata speculativa foraggiata
dalla massa monetaria e creditizia, l'onda non termina di colpo, ma tende a
trascinarsi per del tempo e a diffondersi verso immobili, commodities, opere
d'arte, etc. In particolare verso la fine di una bolla azionaria, gli
investitori si spostano e diversificano verso quegli assets che loro ritengono
"a buon mercato" solo perchè non hanno partecipato alla bolla precedente,
indipendentemente dai fondamentali. Così i prezzi immobiliari in Giappone
continuarono a salire nel 1990, proprio mentre le azioni crollavano. Sebbene i
prezzi immobiliari possono restare forti per del tempo , la loro bolla non è
diversa dalle altre, come cinicamente dice Greenspan oggi. La legge della
domanda e dell'offerta alla fine prevale e anche le bolle immobiliari si
sgonfiano, a volte in modo disastroso.
Lo schema del Missisipi e la bolla dei mari del sud sono interessanti anche da
un altro punto di vista. L'ondata speculativa del periodo 1717-1720 si diffuse
in tutta Europa, e la crisi successiva fu "globale" come diremmo oggi. Il
successo iniziale attirò investitori dall'inghilterra verso Parigi dove erano
quotate le azioni della compagnia. Nello stesso tempo, molti si riversarono
sulle azioni del mare del sud e altre nuove emissioni londinesi. Le azioni
della compagnia del missisipi iniziarono a collassare a gennaio del 1720, ma a
Londra quelle della compagnia dei mari del sud ancora salivano. Cioè gli
investitori inglesi ed europei non si fecero impressionare dal fallimento di
Law: addirittura a londra l'opinione prevalente era che lo schema del missisipi
era vittima di una cospirazione politica contro Law perchè lui era di origine
scozzese! Nell'estate del 1720 la speculazione si mosse verso l'olanda e la
germania e prese di mira le compagnie assicurative. Menziono questi precedenti
storici perchè sono di un attualità sconvolgente, dal momento che alla loro
radice c'è l'eccesso di liquidità e credito, il quale una volta in essere si va
spostando da settori e paesi molto velocemente e porta a una serie di bolle a
catena.
Per l'investiore contemporaneo, il più interessante effetto di questa stiuazione
si trova nelle materie prime. Nel futuro, esattamente come durante lo schema del
Missisipi, il rialzo delle commodities è molto probabile possa superare ogni
immaginazione. Poichè la Fed continuerà a creare liquidità e credito, con il
concorso delle banche asiatiche, quando i prezzi degli immobili saranno divenuti
palesemente irrealistici, l'onda speculativa attaccherà le materie prime, molto
più di quanto già non sia avvenuto, come sempre successo.
In particolare voglio sottolineare che i prezzi delle materie prime possono
salire molto sotto ogni scenario, purchè resti l'eccesso di moneta e credito, e
possono addirittura esplodere se la fiducia nel pubblico nei pezzi di carta
viene meno. Ad esempio, ad inizio anni 70, i loro prezzi salirono molto anche se
l'economia mondiale entrò in recessione, e più dell'indice generale CRB salirono
le materie prime agricole: dai minimi del 68-69 ai massimi del 73-74 il grano
salì del 465%, la soia del 638%, il cotone del 317%, il mais del 295% e lo
zucchero nientemeno del 1.290%.
Capite dunque perchè sto dando sempre più spazio a tutte queste commodities
nelle nostre note ed abbiamo iniziato a trattarle negli assets e perciò
consiglio a tutti di attrezzarsi con iwbank che è l'unica a consentirne
l'operatività? perchè vi sono le pre-condizioni affinchè si verifichino sviluppi
analoghi, e non dovremo farceli sfuggire, al momento giusto.
Naturalmente lo stesso vale per l'oro e l'argento. Ad esempio durante la grande
depressione degli anni 30, l'argento che aveva toccato il minimo a 24,25
centesimi di dollaro il 19 dicembre del 1931, arrivò a più che triplicarsi nel
1935 (81 cents). Un fondo pensione che avesse investito in argento nel 1929
invece che nel dow jones che era a 300, 50 anni dopo quando l'argento toccò i 50
dollari avrebbe duecentoplicato, mentre il dow aveva appena triplicato.
I rialzi delle materie prime avvengono sempre dopo un periodo di lunga
negatività, come vi è stato dal 1980 quando la Fed di Volcker inziò la lotta con
l'inflazione riducendo drasticamente moneta e credito e che è durato fino alla
crisi asiatica del 1997e fino al 2001. E quando avvengono sono rialzi clamorosi
in periodi di tempo relativamente brevi.
Poichè l'economia globale è destinata a soffrire nel prossimo futuro per i
motivi che ben sappiamo(crisi americana, frenata asiatica) possiamo scommettere
che le autorità monetarie continueranno a pompare moneta, alla John law, e il
dollaro scenderà ma dopo essere arrivato a 1,50 con euro o a 90 con yen, il
grosso della liquidità punterà sulle alternative reali. Basta pensare che le
banche centrali asiatiche hanno il 90% in dollari e solo il 3% in oro.
Inizialmente diversificheranno in euro e yen, ma poi? e se anche una piccola
percentuale andrà ai preziosi e alle materie prime di cui faranno scorte per i
fabbisogni delle loro economie popolatissime e in via di sviluppo, che prezzi
vedremo, considerando il trascinamento speculativo che ciò avrà?
Io mi sento come un surfista che aspetta pazientemente le Grandi Onde, con la
tavola in mano , pronto a saltarvi sopra per farmi trasportare (certo occorrerà
restare in equilibrio), passando da una (dollaro) all'altra(preziosi), all'altra
ancora (commodities agricole).