9/14/2019

SPECIALE DAL QE AL QS

SPECIALE DAL QE AL QS

Draghi conclude il suo mandato riproponendo uno strumento obsoleto che si è rivelato incapace di rilanciare in modo sistemico lo sviluppo economico, non solo in Europa, ma anche in Giappone e negli USA. E ciò per un motivo molto semplice a capirsi: in era post-globalizzazione, con il continente asiatico divenuto la fabbrica del mondo, si è creato un eccesso di capacità produttiva tale da eliminare l'inflazione e rendere inefficaci le vecchie politiche di deficit spending e bassi tassi d'interesse. Dunque per portare l'inflazione al famoso 2% che secondo lui serve a stimolare la crescita- ammesso e non concesso che l'aumento dell'inflazione sia cosa buona e giusta- occorre creare nuova domanda netta, capace di colmare, o quanto meno ridurre, il gap con l'offerta. Immaginate allora che le banche centrali invece di comperare titoli di stato e altri asset rischiosi mettendo la moneta stampata nelle mani degli speculatori che poi continuano a specularci senza alcun beneficio per l'economia reale, e invece di imporre tassi d'interesse negativi equivalenti ad una patrimoniale occulta sui risparmi mobiliari, immaginate piuttosto chestampino moneta per finanziare dei  BUONI SPESA distribuiti ai residenti tramite i rispettivi ministeri dell'economia nazionali.
Ci siete? succederebbe che la moneta stampata andrebbe a finire direttamente nell'economia reale, convertendosi in maggiori fatturati delle imprese e maggior tenore di vita dei consumatori, con relativo incremento delle entrate fiscali per gli stati nazionali (metà  del totale, tra Imposte indirette e dirette). Aumento del PIL, dell'occupazione e degli investimenti automatico e garantito.
 E se poi saletroppo l'inflazione? si possono riaumentare i tassi d'interesse, riportandoli a livelli fisiologici con benefici generali di lungo periodo. E infine, una volta avviato il volano, questo stimolo che denomino QUALITATIVE SPENDING in contrasto con l'attuale QUANTITATIVE EASING, può essere interrotto.
Perchè QUALITATIVE? perchè i BUONI SPESA possono essere settoriali, cioè indirizzati ai settori che si ritiene prioritari da sostenere (ad esempio, turismo-elettrodomestici-trasporti-tecnologia- etc.). Last but not least, i BUONI SPESA avrebbero una scadenza, come il cibo fresco (ad esempio, mensile) cioè se non vengono spesi entro la scadenza si perdono. In questo modo si attiva uno strumento di immediata efficacia, e si impediscono fenomeni di tesaurizzazione, rivendita, etc.
Qualche numero. La BCE ha già proceduto con un QE da 80 mld. al mese, ed ora lo vuole rifare da 20 mld.senza limiti di tempo. Se invece procedesse con un QS di uguale importo del passato, e a tempo determinato, consentirebbe ad uno stato come l'Italia che pesa circa 1/8 come PIL dell'eurozona(17 paesi), di avere un QS e quindi un maggior PIL pari a 10mld. al mese, quindi 120 miliardi l'anno, con entrate fiscali aggiuntive (tra imposte indirette, contributi e dirette) pari a circa il 50% cioè 60 miliardi (ci si pagherebbero gli interessi sul debito pubblico).  Lo stesso varrebbe per Francia, Germania, e in proporzione gli altri paesi, con benefici indotti per tutta l'economia mondiale. Se poi lo stesso facessero FED, BOE,BOJ e le altre banche centrali che hanno in corso programmi di QE, vi sarebbe una svolta per l'economia mondiale sicuramente maggiore di quella in essere sotto gli occhi di tutti.
Come potrebbe funzionare concretamente la mia idea?
Visto che l'operazione andrebbe effettuata a livello europeo e volendo profittare dell'occasione per migliorare l'immagine dell'UE agli occhi dei cittadini, dovrebbe essere uno sportello UE presso ogni municipalità a distribuire i BUONI SPESA, una volta al mese e con scadenza mensile, di volta in volta dedicati al settore prescelto dai rispettivi governi nazionali. Se per l'Italia lo stock di Buoni Spesa è di 10 miliardi mensili, ogni nucleo familiare a prescindere dalla sua ricchezza (ce ne sono circa 20 milioni) avrebbe diritto ad un Buono pari a 500 euro mensili. Eviterei di complicare l'idea mettendo soglie reddituali e simili, perchè se poi la distribuzione dei Buoni comporta processi di accertamento dichiarazioni ISEE etc., si vanifica tutto. Invece anche il nucleo ricchissimo avrà il suo Buono, poi se non lo vuole ritirare o utilizzare, e lo vuole regalare, può farlo. L'importante è che il meccanismo fili liscio come l'olio, semplice ed efficace.
Allora ipotizziamo che il governo abbia stabilito per quel mese di sostenere gli alberghi, il nucleo familiare deve andare a spenderselo entro il mese, basta un week-end per una famiglia di 4 persone- due doppie per due notti e consumi connessi), presso uno dei tanti esercizi alberghieri esistenti nel Paese (potrebbe anche concepirsi che la spesa sia valida in tutti i paesi dell'eurozona e ciò per favorire l'integrazione, ma in questa sede semplifico mi basta rendere l'idea sulla quale si può poi lavorare). Gli albergatori poi versano in banca , come fossero normali assegni, i BUONI SPESA, ricevendone il controvalore in euro; e le banche a loro volta si presentano per l'incasso alla BCE, finanziatrice di ultima istanza dell'operazione.
Semplice, no?

Poi il mese dopo è la volta degli elettrodomestici, e i 500 euro di ogni famiglia sarannno spesi in frigo-lavastoviglie-etc.; naturalmente se il prodotto che la famiglia vuole comprare costa (iva inclusa) ad esempio 700 euro, 200 ce li metterà di tasca sua. E il mese dopo tecnologia, e poi arredamento, abbigliamento, alimentari, e poi via via tutti i settori dando la prorità ovviamente a quelli in difficoltà e ad alta occupazione, comunque queste sarebbero scelte di politica economica di competenza dei vari governi, ma nulla esclude che possa esservi anche in questo una regìa europea, e che si decida di fare gli stessi settori in tutta europa, mese per mese, oppure validità per tutti i settori contemporaneamente.Si può ragionare su tante varianti, quello che qui m'interessa è far comprendere l'idea di base e dimostrare che piuttosto di un QE per l'alta finanza e senza utilità per i cittadini, si potrebbe fare con le medesime stampanti un QS per la gente. Nel caso italiano sopracitato, un QS di un anno metterebbe risorse per 6 mila euro a disposizione di ogni nucleo familiare, lascio immaginare cosa può significare per le famiglie a basso reddito.Il tutto senza aumentare i costi delle imprese, nè il debito pubblico che anzi ne beneficerebbe come sopra spiegato.
ps.
è una mia vecchia idea già avanzata alcuni anni fa, ma ora ho visto che a livello internazionale se ne inizia a parlare seriamente (ad esempio Fisher della Fed), vedremo.