10/10/2006

Speciale Oro Segreto

Speciale Oro Segreto

Mi hanno segnlato un libro che non so se verrà mai tradotto in italiano, e
dunque ve ne parlo perchè lo trovo molto interessante. Gli autori sono i coniugi
Seagrave, ed il titolo è :
"Guerrieri dell'oro: il segreto recupero USA dell'oro di Yamashita", copyright
2004 si può vedere su amazon.com
Il libro è la storia dell'oro nascosto nelle Filippine dai giapponesi verso la
fine della seconda guerra mondiale. Ferdinando Marcos, dittatore filippino,
recuperò una parte di questo oro, stimato tra le 200 e le 500 mila tonnellate.
Questa è solo una parte dell'oro nascosto, ed è ufficialmente fuori del sistema
bancario, perchè le leggi internazionali dicono che quanto recuperato a seguito
della seconda guerra mondiale deve essere ritornato alle nazioni originariamente
proprietarie. Per capire di cosa stiamo parlando , ricordo che l'oro ufficiale
nel mondo è stimato essere 145 mila tonnellate, dal World Gold Council.
Naturalmente il WGC spesso mente circa l'ammontare totale dell'oro dato in
leasing dalle banche centrali, sostenendo che si tratta solo di 5mila
tonnellate, ma in ogni caso secondo il GATA non si va oltre le 15 mila
tonnellate. Stiamo quindi parlando di un enorme ammontare. In passato diverse
fonti mi avevano parlato di questo oro non ufficiale di fonte asiatica,
risalente alla fine della seconda guerra mondiale, e nascosto nelle filippine.
Questa inchiesta dei coniugi Seagrave (tra l'altro minacciati di morte), ha
dunque catturato LA MIA ATTENZIONE, E LA STORIA CHE NE VIENE FUORI è
ESTREMAMENTE INTERESSANTE PER CHI CERCA COME NOI DI CAPIRE LA VERITà, CHE NON è
MAI QUELLA UFFICIALE.
"Gold Warriors" racconta come il serio Giappone accumulò questo immenso tesoro
tra il 1895 e il 1945 nonchè le sue collusioni con gli ufficiali americani per
recuperarlo ed usarlo come azione politica segreta: è un viaggio nei recessi più
oscuri della storia e dell'animo umano.
Il libro inizia nel 1895 con il racconto dell'omicidio della regina coreana,
Min, da parte di terroristi che si spacciavano per agenti di affari di aziende
giapponesi. L'abile colpo di stato che ne seguì, fornì ai giapponesi il pretesto
per l'occupazione militare della Corea. La conquista brutale della Corea sarà
solo l'inizio di una seirie di vittorie giapponesi nel far east asiatico nei
seguenti 45 anni. La vittoria successiva avvenne nel 1904 quando il piccolo
Giappone sconfisse la grande Russia e si annesse la Manciuria del sud. La
Manciuria, a differenza della Corea non ha molto oro,ma è ricca di risorse
naturali, ed i giapponesi infatti le sfruttarono per varie decadi, costruendo
anche strade e creando industrie; inoltre lavorarono con i feudatari cinesi
corrotti e con i gangsters associati al partito del Kuomintang di Chiang Kaishek
per trasformare la manciuria in un vasto campo di papaveri. Nel 1937 i
Giapponesi e i loro complici citati erano responsabili del 90% del traffico
mondiale illecito di narcotici. L'imperatore Pu Yi fu ridotto in dipendenza
dalla droga e aprì migliaia di oppierie per inebetire i cinesi. Quando la
sovversione e la propaganda non riuscivano nello scopo, ricorrevano ad atrocità
indicibili. Tra fine 1937 e inizio 1938 i giapponesi fecero fuori 350 mila
civili cinesi e prigionieri di guerra a Nanking.Decine di migliaia di donne e
ragazze fuorno violentate, e molte mutilate o assassinate. Nanking sarà solo
l'inizio di quello che succederà quando il Giappone espanderà il suo impero
includendovi Indocina, Malesia, Taiwan e Filippine.
Raccontando gli orrori di nanking, gli autori introducono principali soggetti
del libro; i soldati giapponesi, i feduatari criminali e gli ufficiali che , dal
dicembre 1941 attaccarono a Pearl harbor e cominciarono la loro ritirata in
Giappone. Un piccolo circolo di persone diviene responsabile della sicurezza di
miliardi di dollari in oro, platino e altri preziosi arraffati dai giapponesi
durante i precedenti 45 anni. I Giapponesi chiamarono questa operazione Golden
Lily (giglio d'oro), ed i Seagreves nominano le persone coinvolte. Il
generale Doihara e Kodama Yoshio top gangster della yahuza (mafia nipponica),
entrambi ben legati alla droga cinese in Manciuria e a Shangai, ad esempio. Ma
il boss supremo di Golden Lily è il principe Chichibu, uno dei tre fratelli
dell'imperatore Hirohito. I primi agenti della Golden Lily furono i Kempeitai
che mossero 6mila tonnellate metriche di oro da Nanking al Giappone durante il
1938. Ma la maggior parte del tesoro fu nascosto nelle filippine dal generale
Yamashita, ed è nelle filippine che gran parte del libro si svolge.
Gli autori, i coniugi Seagreve dicono di essere in pericolo di vita per averlo
scritto, ed è credibile, perchè si tratta di materiale esplosivo: non solo
nominano i nipponici coinvolti singolarmente, ma anche le aziende, inclusa la
Nissan, la Mitsui(che raffinò l'oppio della manciuria in eroina negli anni 30),
la Mitsubishi e la Sumitomo, che hanno usato prigionieri di guerra americani
come schiavi nei loro impianti durante la guerra. Nominano anche gli americani
che hanno lavorato con i nipponici per recuperare il tesoro nascosto DOPO la
seconda guerra. I giapponesi non ebbero il monopolio delle atrocità, ed alcuni
di questi americani hanno cospirato con i nipponici per negare le riparazioni ai
prigionieri di guerra, usati come schiavi sessuali o per lavori forzati, che
riuscirono a sopravvivere.Il lettore impara come membri dell'armata di
occupazione del generale MacArthur, insieme a rappresentanti del governo e delle
banche, furono conniventi, e cercarono di far assolvere le aziende giapponesi, i
criminali di guerra e i trafficanti di droga, molti dei quali diventarono
esponenti del governo post-belllico giapponese. Ma vediamo come gli americani
entrarono in questa storia. Per assicurarsi il suo silenzio, il generale
Yamashita fu impiccato da un tribunale militare nel febbraio 1946, e il suo
braccio destro, Kojima, fu torturato da un filippino, Romana, affinchè
rivelasse dove si trovava il tesoro nascosto. Romana poi guidò il capo della
CIA, Edward Lansdale al tesoro. Lansdale fece un veloce inventario, e per i
successivi 20 anni suprevisionò Romana. Dopodichè l'oro fu spostato attraverso
176 conti in 42 banche di diverse nazioni, per supportare segretamente persone
ed organizzazioni a seconda dei bisogni della CIA. Gli americani videro questi
soldi come un premio di guerra, e ogni presidente americano da Truman a Bush
senior ha usato i proventi per vari scopi.Truman, attraverso vari aiutanti
strettamente in rapporti con Harriman e Rockefeller, impiegò parte dei soldi per
combattere il comunismo. Il Genrale MacArthur, per finanziare la ricostruzione
del giappone. Eisenhowe per creare il partito democratico giapponese nel 1956, e
nel 1960 quando era vice-presidente Nixon si fece finanziare la sua campagna
presidenziale contro Kennedy. Carter, Regan,Clinton e i due Bush tutti hanno
usato proventi di Golden Lily per comprare elezioni in nazioni varie sparse per
il mondo. Recentissimo, nel marzo 2001 Bush ha mandato un commando della Navy
Seal nelle filippine per recuperare un altra porzione dell'oro nascosto dal
generale Yamashita. L'ambasciatore in Gran Bretagna, William Parish, è stato
nominato da Bush manager del suo fondo "cieco" ed ha riciclato privatamente
parte dell'oro sul mercato.
Ma tornando al tesoro, fu suddiviso in 175 lotti e nascosto dentro e fuori
Manila. Il principe Takeda Tsuneyoshy, usando il nome di guerra Kimsu, diede le
mappe al suo aiutante filippino, impegnandolo al segreto, ma gradualmente le
mappe vennero fuori e nel 1971 un cacciatore di tesori, tale Roxas, dissotterrò
diverse barre d'oro ed un Buddha d'oro dal peso di una tonnellata. Voci sul
ritrovamento iniziarono a diffondersi e raggiunsero il presidente filippino
Ferdinando Marcos che fece subito arrestare , torturare e imprigionare Roxas,
ottenendo il Budda d'oro. Marcos da allora ha lavorato con la CIA per anni
usando parte del Golden Lily per supportare la guerra in Vietnam. In cambio gli
fu consentito di vendere oltre un trilione di oro attraverso i brokers
australiani.
Sempre negli anni 70 le voci sull'oro del generale yamashita colpirono
l'immaginazione di altri cercatori di tesori e nel 1975, Robert Curtis
finanziato da Marcos, si mise alla ricerca di altri lotti ma poi fece la fine
di Roxas. Ciò non impedì ad altri di fare lo stesso: a metà anni 80 un gruppo di
ex-Cia organizzò una spedizione ed un membro del team Charles McDougald trovò
325 tonnellate metriche di oro nel 1987.
La parte più interessante del libro concerne il giro "legale" che facevano i
proventi del tesoro. L'imperatore Hirohito ad esempio, usò direttamente Papa
Pio XII affinchè riciclasse i soldi tramite la banca vaticana.In un altro caso
il ministro delle finanze giapponese fornì dei certificati d'oro falsi, appena
diversi dagli ordinari titoli di stato. I Seagreves hanno intervistato persone
coinvolte nel traffico, tra cui dirigenti dell'UBS e della Citibank. Senza
scendere in particolari legali complessi, si ha la descrizione tecnica dei vari
mezzi usati dai banchieri per ricettare l'oro giapponese, del resto gli stessi
usati per l'oro nazista E in tutti i casi il governo USA ha assistito le banche,
rifiutandosi di investigare o ignarando i rquisiti previsti dal Freedom
information Act. Si tenga presente che gli eredi di Roxas, Curtis e Romana hanno
intentato varie cause contro il governo USA, la Citibank e il presidente
Marcos, ma senza esisto.Un certo avvocato Jones è andato alla Swiss Bank di New
York per chiedere alla banca di autentificare un certificato di deposito da 25
milioni da loro emesso e con il sigillo della Fed. Cotton fu subito arrestato
dal servizio segreto e il suo certificato confiscato. Come può una BANCA
SVIZZERA avere un agenzia federale che interviene per lei e confisca una
proprietà privata? Che diritto ha il servizio segreto di arrestare, interrogare,
intimidire e minacciare qualcuno per conto di un banca senza alcun procedimento
legale? la risposta è ovvia: le banche che mantengono l'oro illegale del governo
USA sono sopra la legge . I Seagreves hanno chiesto al dipartimento del tesoro,
alla difesa, e alla Cia i documenti sull'oro di Yamashita nel 1987 ma gli è
stato risposto che queste documentazioni non si possono rilasciare. Durante gli
anni 90 sono risultate poi misteriosamente sparite.
Il libro contiene una quantità di documenti a supporto di ogni cosa viene
raccontata.Insomma una lettura interessante per dare un occhiata al vasto mondo
delle attività fraudolente compiute da governi, banche e spie. Spero di non
avervi annoiato.