Princìpi
1) Otterrai l'esatto opposto di ciò che cerchi testardamente.
Principio molto semplice: più duramente cerchi qualcosa per cui sei disposto a
rischiare, più diverrai testardo, e lentamente ma certamente rimpiazzerai logica
e raziocinio con fede e testardaggine; questi sono due dei più mortali approcci
che si possano avere , ad esempio, in tema di investimenti. Ovunque tu vada,
qualsiasi cosa cerchi, fallo in un modo fluente,tranquillo; non cercare
disperatamente di vincere, perchè la disperazione acceca e quando uno è cieco
vede solo quello che vuole vedere.
2) Più ti intestardisci a cercare qualcosa, più è probabile che tu fallisca. Vi
è differenza tra essere determinati a raggiungere qualcosa, ed essere come un
bulldog che non vuole mollare l'osso. Molti sforzi non necessariamente
equivalgono a un possibile successo. E' imparando dai propri errori, prendendo
tempo e poi riprovando con un diverso approccio che di norma si arriva al
successo.
Un eccesso di sforzi non porta al successo. Se uno volesse spremere acqua da
una roccia, la sola cosa che otterrebbe è un forte malditesta e molta polvere.
Così non provare a forzare le opportunità, piuttosto aspettale e poi segui la
tendenza (è tua amica), fluisci con la corrente. La cosa più importante da fare
è tenere un diario di tutti i propri errori e fallimenti, dimenticando i
successi. Molti hanno un incredibile capacità di dimenticare gli errori e i
fallimenti, ma non scordano mai i successi (forse perchè ne hanno avuti così
pochi che vogliono nascondersi dietro di essi). Se tu dimentichi errori e
fallimenti, sei condannato a ripeterli e a soffrire due volte tanto in futuro.
Sii certo di imparare da loro, se avrai imparato non avrai perso nulla,
altrimenti hai perso tutto.
3) Quando credi di essere disperato, prenditi tempo.
La disperazione è forse una delle più pericolose malattie che si possano avere.
Quando inizi a sentirti disperato, ferma ogni cosa e prenditi una vacanza. Se
pensi di non poterti permettere la vacanza, aspetta e vedrai come ti sentirai
pochi mesi dopo, quando avrai perso tutto. Mai fare qualcosa quando ci si sente
disperati. Hai bisogno di prendere tempo e lasciare che il tuo corpo e la tua
mente recuperino, così da poter valutare chiaramente la situazione.Menti
disperate conducono a a errori pericolosi,e questi ultimi portano alla
bancarotta. o peggio.
4) Non avventurarti in qualcosa se pensi di non avere abbastanza soldi o tempo
per essa. Se lo fai, i tuoi timori si avvereranno.
Se pensi di non avere abbastanza denaro o tempo, allora stai fuori finchè ne
avrai abbastanza di entrambi, altrimenti ti troverai definitivamente ad avere
molto più tempo disponibile e molti meno soldi, che è la combinazione ideale per
la depressione.
5) Guarda sempre al fallimento come a qualcosa che ti avvicina di un passo al
successo. Senza fallimento non ci può essere successo: è un ingrediente assoluto
e necessario per chi cerca di avere successo. Pertanto devi abbracciare le tue
sconfitte con lo stesso gusto con cui abbracci le tue vittorie. Assicurati di
imparare da ogni sconfitta altrimenti sarai punito due volte più severamente nel
futuro.
Se pensi che le perdite siano uno spreco di tempo e di denaro, non hai capito
niente e meriti tutta la sofferenza che otterrai in futuro. Assicurati piuttosto
di ascoltare attentamente ciò che ogni sconfitta ti sta dicendo. I fallimenti
portano un passo più vicino al successo perchè ti permettono di conoscere
esattamente dove sei carente. La maggioranza delle persone tende a vedere le
sconfitte della propria vita con paura e il motivo è semplice, in realtà
vogliono perdere. Se invece si prendono il tempo necessario ad analizzarle
troverebbero una soluzione ai loro problemi, ma invece non lo fanno e così si
meritano ogni singola ulteriore sconfitta.
Conclusione
Questi princìpi possono essere usati per migliorare le nostre vite in ogni loro
aspetto. Tutto quello che si deve fare è imparare a prendere le cose così come
vengono piuttosto che forzare una situazione. Ad esempio, nel campo delle
operazioni finanziarie:
dire al mercato che cosa deve fare e quindi perdere la camicia come risultato
della propria testardaggine e stupidità; oppure affidarsi alla speranza che un
certo titolo andrà su perchè tutti i fondamentali sono perfetti, ma ignorando il
principio della tendenza: il risultato finale è una perdita insostenibile, e
magari proprio dopo la chiusura costretta dalla perdita, il titolo inizia a
schizzare verso l'alto!
Più in generale, andare a caccia della felicità probabilmente è il modo più
sicuro di garantirsi miseria e depressione. La felicità è lì davanti, non
occorre cercarla, occorre solo imparare come apprezzare le piccole cose della
vita.
Così, assicurati di imparare a prendere facilmente e vivere ogni giorno come
fosse l'ultimo, perchè realmente potrebbe esserlo. Non andare a caccia di
investimenti, o provare a forzarti ad investire. Studia il trend e poi prendi
posizione e aspetta con pazienza la ricompensa, e mentre aspetti non dimenticare
mai che le più importanti cose della vita sono gratis.
Regole
In Princìpi abbiamo visto alcune leggi di natura generale, direi
filosofica, che è bene avere a mente, anche quando si opera sui mercati.
Ora vediamo invece delle regole specifiche da rispettare per
avere nel lungo termine risultati positivi proprio sui mercati.
1) La prima e più importante, è quella di tenere la posizione al rialzo se il
trend è al rialzo e viceversa. Può sembrare ovvio, ma quanti di noi hanno chiuso
al primo guadagno, pensando che il movimento sia stato troppo veloce o troppo
esteso. Io l'ho fatto spesso, e sospetto che lo farò ancora in futuro. Ma è un
errore perchè così ci si priva di profitti che possono poi essere fondamentali
per compensare situazioni avverse.
2) Comprare ciò che dimostra forza, vendere ciò che dimostra debolezza. La
tendenza istintiva è comprare quando i prezzi scendono e viceversa, il che a
volte è logico dal punto di vista dei fondamentali, , ma spesso non funziona.
La regola non dice " compra basso e vendi alto", bensì compra alto e vendi
ancora più alto" (o viceversa).
3) Si deve iniziare un operazione pensando che sia potenzialmente il più grande
affare dell'anno. Non iniziare se non è ben pensata, e se non si è stabilito un
piano: sia per incrementare la posizione se va bene, sia per chiuderla se va
male.
4)Sulle correzioni che vanno contro il trend principale, aumentare la posizione,
al rialzo sui punti di supporto, al ribasso sui punti di resistenza, siano essi
tattici o dinamici, in base al criterio che si segue.
Aumentare però solo di metà o di un quarto la posizione inziale, in modo da far
aumentare il proprio prezzo medio meno della metà della distanza intercorsa, con
ciò consentendosi di sopportare correzioni anche del 50% senza passare in
perdita.
5)Essere PAZIENTI. Se si perde un'occasione, aspettare la correzione per
iniziare, non inseguire.O più semplicemente aspettare un altra occasione.
6) Essere PAZIENTI. Una volta che l'operazione è iniziata, darle il tempo di
svilupparsi e di creare i profitti attesi; dare il tempo di isolare i movimenti
casuali senza farsene confondere; dare il tempo agli altri di capire il merito
di ciò che noi abbiamo capito prima di loro.
7)Essere PAZIENTI. Il vecchio detto "non ci si rovina mai incassando un
profitto" è forse il peggior consiglio mai dato. Incassare piccoli profitti è il
modo più sicuro per essere perdente, i piccoli profitti ci privano di quelli
grandi che sono quelli che contano. I soldi veri si fanno in uno-due-tre ampie
operazioni all'anno. Occorre dunque sviluppare la capacità di stare
pazientemente con le operazioni vincenti (naturalmente finchè si crede
nell'operazione) per pemettere loro di diventare una di quelle.
8) Essere IMPAZIENTI. Piccole e veloci perdite sono le migliori perdite. Non è
tanto la perdita di soldi che è importante, bensì il capitale mentale che si
impegna quando ci si trova con perdite che divengono importanti.
Iniziare un operazione solo quando si è prestabilita la piccola perdita,
applicando poi rigorosamente la stop-loss. Non importa se poi si verifica un
recupero, paghiamo un piccolo prezzo per avere sbagliato il tempo
dell'operazione, et amen.
9) Mai, in nessuna situazione, mediare su una posizione perdente. Se si compra,
allora ogni nuovo acquisto deve essere a prezzi superiori, se si vende a prezzi
inferirori. Questa regola va seguita senza eccezioni, deve essere un atto di
fede.
10)Non inizare l'operazione fino a quando indicatori tecnici e fondamentali non
siano entrambi coerenti. Gli analisti tecnici puri rifutano questa regola. Non
m'interessa! Non si opera fin quando non si è sicuri che le -possibilmente
semplici- regole tecniche seguite, e le analisi fondamentali che si fanno,
vadano in tandem. Solo in questo caso si può operare con autorità e con
certezza, e con la pazienza necessaria.
11)Quando si incappa in periodi negativi , prendere del tempo. Fermarsi per vari
giorni. la mente gioca cattivi scherzi subito dopo aver perduto, il bisogno di
recuperare in fretta diviene estremo, e porta in genere ad altre perdite.
12) Quando le cose vanno bene, operare con più ampio respiro. Tutti abbiamo
sperimentato quegli incredibili periodi in cui tutte le operazioni vanno bene, e
quando ciò succede occorre sfruttare la situazione : danziamo nei campi finchè
il sole splende.
13) Pensare come un guerriero.Combattere dalla parte vincente, senza sprecare
tempo e soldi in futili sforzi per cercare di comprare i minimi o vendere i
massimi ad ogni movimento di mercato. L'obiettivo è gudagnare combattendo a
fianco delle forze vincenti. Se non ve ne sono, non c'è alcuna necessità di
scendere in campo.
14) I mercati formano i loro massimi - minimi con violenza.Il movimento finale
di un rialzo ( o ribasso) occupa il 10% del tempo del trend ma spesso fornisce
il 50% del guadagno totale. Pertanto il primo 50% del movimento del prezzo
prenderà il 90% del tempo e sarà più difficile dell'ultimo 10% che è quello che
rende di più, perchè metterà alla prova la nostra pazienza.
Conclusione:
Non c'è nessun "genio" in queste regole. Sono regole di buon senso, ma come
diceva Voltaire " il buon senso non è comune". Operare sui mercati è una
questione di buon senso: quando si opera contro il buon senso, si perde. Forse
non sempre, ma alla fine sì.
Operare semplicemente. Evitare metodologie complesse concernenti oscuri sistemi
tecnici, seguire invece solo i grandi trend, che ci convincono sul piano
fondamentale, in seguito agli studi e alle analisi che abbiamo fatto. Tutto qui.
Infine, mi è stato chiesto quali sono gli indicatori
tecnici, semplici, da seguire. Provvedo alla bisogna,
indicandovi quali sono quelli che seguo , premesso che come sapete la prima cosa
è l'analisi fondamentale, poi la tecnica serve solo per scegliere il timing, e
stabilire i livelli di uscita(stop-loss, prese di profitto) e di entrata (inizio
e aumento delle posizioni).
Indicatori
1)" La mappa del tesoro", cioè l'analisi del trend. Studiare sempre i grafici di
lungo termine. Iniziare con quelli settimanali e mensili, vedendo vari anni
precedenti. Una mappa del mercato in cui si pensa di entrare fornisce più
visione e una migliore prospettiva. Dopodichè analizzare i grafici giornalieri
ed infra giornalieri, per il timing del momento, ma amche se l'intenzione è di
muoversi a breve termine, sarà meglio farlo operando nella stessa direzione del
trend intermedio e di quello lungo, quando c'è.
2) "Dove sta la forza", cioè supporti e resistenze. La cosa migliore è entrare
su questi livelli: il supporto (se si compra) o la resistenza (se si vende) che
di norma sono fascie di prezzo in cui vi sono già state precedenti reazioni
rialziste(ribassiste), e si identificano agevolmente osservando i grafici.
Tenere presente che quando vengono perforate durevolmente queste stesse fasce
invertono il ruolo: il precedente supporto diviene resistenza, e viceversa.
3)"Le prese di profitto", cioè i ritracciamenti. Le correzioni ritracciano di
norma una porzione signifcativa del precedente movimento, e si possono misurare
con semplici percentuali. Il più comune è un ritracciamento del 50%, quello
minimo è di circa un terzo, il massimo di due terzi. Allo
scopo io seguo sempre le misure di Leonardo Fibonacci, che sono misure quasi
magiche, legate al "phi" che esiste in natura e che il matematico pisano
identificò quasi mille anni orsono. Un altro Leonardo (da Vinci) le utilizzava
per le proporzioni. Sono molto seguite dagli operatori,e dunque divengono
altamente probabili(naturalmente occorre identificare bene il punto di partenza
da cui misurare).
4)"Le vie del flusso", cioè le lineee di tendenza. Sono lo strumento più
semplice ed efficace che esista: basta tirare una linea tra due punti
signifcativi : quelle rialziste tra due minimi signficativi, quelle ribassiste
tra due massimi. I prezzi tendono spesso a tornare verso di esse prima di
ripartire, e la loro rottura spesso segnala un cambio di tendenza. Per essere
signficativa la linea deve essere stata toccata almeno 3 volte, e in genere più
è stata in essere e più è stata testata, più importante diviene (cioè una sua
rottura vuol dire che probabilmente la tendenza cambia).
5)"Le scale mobili dei rmercati" , cioè le medie mobili. Servono a dare dei
segnali di acquisto o di vendita, confermandoci il trend o un suo cambiamento.
Naturalmente non ce lo dicono in anticipo, ma sono una conferma. La combinazione
più popolare è quella tra una media a 4 ed una a 9 giorni, oppure tra 9 e 18,
oppure ancora tra 5 e 20 (oviamente su un grafico orario saranno ore, su uno
settimanale saranno settimane). Il seganale arriva quando la media più corta
attraversa quella più lunga. Un buon segnale viene anche dato dal rapporto tra
il prezzo e la media a 40, quando i prezzi si trovano sotto, la tendenza di
norma è a scendere, soprattutto nella fase iniziale, e viceversa.
Questo indicatore funziona bene solo in presenza di una tendenza definita.
6)"Gli eccessi", cioè gli oscillatori. Aiutano a capire quando vi è una
situazione di ipervenduto e di ipercomprato. Se le medie mobili danno la
conferma di un cambiamento di trend, gli oscillatori spesso avvisano in anticipo
che ciò è probabile. I più popolari sono l'indice di forza relativa (RSI) e gli
stocastici. Entrambi lavorano su una scala da 0 a 100. Quando l'RSI supera 70
entra in area di ipercomprato, sotto 30 in ipervenduto. Anche qui la misura più
poplare è quella tarata su 14 rilevazioni (giorni, ore, settimane). Una
divergenza tra il prezzo e l'oscillatore spesso avvisa di un cambiamento
imminente. Questo strumento lavora meglio in un mercato laterale. I segnali
settimanali hanno la precedenza su quelli giornalieri che a loro volta ce
l'hanno su quelli orari.
7)"La sintesi tra scale mobili ed eccessi". A me piace molto la
divergenza-convergenza della media mobile (MACD) che combina un sistema di medie
mobili con l'ipercomprato e l'ipervenduto. Il segnale di acquisto arriva quando
la linea più veloce sale sopra la più lenta ed entrambe sono sotto lo zero. IL
segnale di vendita quando la più veloce scende sotto la più lenta ed entrambe
sono sopra lo zero. Dare sempre precedenza alla macd più lunga (ad esempio
settimanale, rispetto alla giornaliera), l'ideale è averle in coerenza.
L'istogramma delle Macd misura l'entità della differenza tra le due linee ed è
utile per anticipare, almeno come segnale di allarme, un cambiamento del trend,
e si visualizza facilmente attraverso le barre.
8) "La dimensione dei fenomeni", cioè i Volumi. I volumi indicano l'importanza
dei movimenti cui stiamo assistendo. Nel mercato dei futures la loro funzione è
svolta dalle posizioni aperte (su di esse, poichè tratteremo sempre più questo
strumento, farò uno speciale apposito). In un trend al rialzo è importante che
durante le giornate di rialzo vi siano volumi maggiori, e viceversa.
Conclusione:
Gli indicatori tecnici sono decine e decine, troppi, ed attraverso tanti anni di
pratica ne ho fatto una selezione, anche perchè non opero mai solo per essi, ma
sempre come complemento ai fodnamentali. Quelli sopra elencati sono gli
indicatori per me più importanti. Poichè è altrettanto importante la semplicità
di un sistema tecnico e la sua costanza, ed è utile non saltarellare da uno
all'altro separatamente presi, occorre definire con precisione l'ordine di
importanza, e il tipo di situazione per cui si utilizzano.
Questa è la teoria, e sembra facile; in pratica le cose sono più difficili da
realizzare, io stesso poi tante volte sgarro. Nel senso che elementi di
emotività intervengono, per cui sovradimensiono l'importanza di notizie e dati,
oppure di bruschi movimenti del prezzo.
Ma si sa, le cose non sono mai facili.Non basta prevedere correttamente, occorre
anche agire disciplinatamente. Ci vuole mente ed anima, insieme: lucidità
analitica e dominio del parasimpatico.
La visione sull'andamento generale che prevedo per eurodollaro, borse, bond e
materie prime, costituisce un piano di lavoro per il futuro. Non è ovviamente
certo che ogni cosa si realizzerà così come prefigurata, ma l' importante sarà
seguire Princìpi, Regole e Indicatori illustrati .