MATERIE PRIME : stesso film del 2006
Esattamente come a maggio 2006, la caduta delle borse e l'impennata dello yen hanno provocato il crollo delle commodities, con l'unica eccezione del petrolio. Il motivo è sempre lo stesso ed ha poco a che fare con considerazioni macroeconomiche: la speculazione a leva, man mano che viene forzata a chiudere posizioni in perdita, chiude le posizioni in utile sulle commodities per bilanciare i margini. Molte posizioni speculative sulle commodities sono finanziate in yen e franco svizzero, per cui la chiusura di tali finanziamenti forzata dal rischio sul cambio, obbliga anche a chiudere le posizioni "long" sulle commodities. Infine si aggiunge la nuova speculazione che, cogliendo al volo la tendenza del momento, si mette "short" e amplifica il tutto.
Probabile quindi, come nel 2006, un pronto recupero non appena dovesse concludersi il movimento rialzista sullo yen e ribassista sulle borse.
Già il petrolio ha tenuto, dopo un iniziale caduta in linea con gli altri.
E questo fa pensare che vi sia una forte convinzione sul rischio geopolitico specifico (Iran) attualmente percepito dai mercati come molto credibile, evidentemente.La scadenza aprile dopo la caduta del famigerato martedì nero a 60, si è prontamente ripreso tornando a 62 dove conclude al massimo dell'anno.
L'Oro , per la gioia delle banche centrali ha perso quasi il 10%, l'argento come sempre ha fatto anche peggio, ed entrambi concludono sui minimi; il gas naturale, scende a 7,2 (aprile).
Si conclude con :
l'oro a 644(aprile) il rame a 270 (maggio) l'argento a 12,9(maggio);
il platino a 1211(aprile) il palladio a 350(giugno).
L'indice generale CRB(marzo) a 311,5(-1,5%)
Posizione di lungo termine: al rialzo
Posizione di medio termine: laterale
Posizione asset: nulla