OBBLIGAZIONI: poco mosse
Tendenza al calo dei rendimenti lieve, dopo il rialzo della scorsa settimana, un pò più accentuata sulle scadenze brevi, negli USA, dove il saldo settimanale vede il future sul tasso a 3 mesi scad. dic. 2007 scendere di 6 cts. al 4,86 il 2 anni di 8 cts. al 4,59 il 5 anni di 6 cts. al 4,47 il 10 anni di 4 cts. al 4,55 ed il 30 anni di 2 cts. al 4,7%. I dati inflazionistici hanno infatti compensato quelli deboli sulla crescita, anche se nel complesso prevale l'idea di un futuro al ribasso indotto dalla crisi dei subprime.
In Europa, il bund decennale scende di 5 cts. al 3,9% (differenziale quindi in crescita a 65 cts.) ed anche in Giappone l'omologo titolo scende di 3 cts. al 1,58%.In calo frazionale il tasso medio sul debito dei paesi emergenti.
Posizione di lungo termine: al rialzo dei rendimenti
Posizione di medio termine: laterale
Posizione asset: nulla
Tendenza al calo dei rendimenti lieve, dopo il rialzo della scorsa settimana, un pò più accentuata sulle scadenze brevi, negli USA, dove il saldo settimanale vede il future sul tasso a 3 mesi scad. dic. 2007 scendere di 6 cts. al 4,86 il 2 anni di 8 cts. al 4,59 il 5 anni di 6 cts. al 4,47 il 10 anni di 4 cts. al 4,55 ed il 30 anni di 2 cts. al 4,7%. I dati inflazionistici hanno infatti compensato quelli deboli sulla crescita, anche se nel complesso prevale l'idea di un futuro al ribasso indotto dalla crisi dei subprime.
In Europa, il bund decennale scende di 5 cts. al 3,9% (differenziale quindi in crescita a 65 cts.) ed anche in Giappone l'omologo titolo scende di 3 cts. al 1,58%.In calo frazionale il tasso medio sul debito dei paesi emergenti.
Posizione di lungo termine: al rialzo dei rendimenti
Posizione di medio termine: laterale
Posizione asset: nulla
BORSE: tentativo di stabilizzarsi
Come atteso, vi è stato inizialmente un altro scivolone, determinato quasi esclusivamente dalla gamba rialzista dello yen tra lunedì e martedì; poi la stabilizzazione della valuta nipponica ha favorito il tentativo di rimbalzo, con conclusione finale a metà strada tra i massimi e minimi della settimana, ma con saldi prevalentemente in rosso.
Le chiusure e le variazioni % per la settimana a Wally sono state:
Dow a 12110(-1,4%)SP500 a 1387(-1,1%) Nasdaq a 2372 (-0,5%)nasdaq100 a 1764(-0,1%) russell2000 -0,8%, trasporti -1% utilities+0,9% semiconduttori -0,6% biotech+0,3% ma soprattutto finanziari sotto pressione: broker/dealer -3,1% banche -2,3%.
Nikkey ancora giù a 16744, così come in Europa dax tedesco a 6579, footsie inglese a 6130 cac francese a 5382 e nell'italietta senza la benchè minima speranza Spmib 39868 e Mibtel a 31118.
Le borse insomma sono tornate mediamente ai livelli di novembre dell'anno scorso, in 3 settimane si sono mangiate 4 mesi di rialzo.
In giro per il mondo India -3,5% Brasile -3,2% ma Cina solo -0,9%(ed è l'unica piazza che presenta un guadagno da inizio anno).
I titoli al rialzo sul NYSE dopo una punta minima martedì a quota 600 ed una massima giovedì a 2200, sono venerdì in chiusura 1220.
Il rapporto tra put e call scende dal massimo di 1,5 toccato a inizio settimana fino a 1,15 dove chiude. L'indice della volatilità (VIX)dopo una puntata massima a 21chiude poco sotto 17 a metà strada rispetto al minimo di 14.
L'idea generale che mi sono fatto, a bocce ferme, è che stiano cercando di fargli fare un minimo significativo a breve, prima di tentare un rimbalzo più corposo e duraturo durante aprile; la vera crisi sarebbe rimandata a maggio, epoca del resto classica (sell in may and go away).
Ma, naturalmente, tutto ciò deve fare i conti con subprime+carrytrade.
Posizione di lungo termine: al ribasso
Posizione di medio termine: laterale
Posizione asset: nulla