MATERIE PRIME: manovra sul petrolio
Con il rinnovarsi delle tensioni sull'Iran è apparsa in tutta la sua chiarezza la politica dell'Arabia Saudita (illustrata in Speciale Geopolitica seconda parte): per togliere risorse al nemico, ha favorito una nuova gamba ribassista del prezzo del petrolio che non solo scende sotto quota 60, ma anzi nel finale precipita sull'importante supporto di 56 (scadenza aprile), perforato il quale è possibile che si ritorni verso i recenti iminimi a 50. La scadenza maggio ha però un prezzo superiore e scende un pò meno: dopo un minimo a 58,8 conclude a 59,4. Stazionario il gas naturale che conclude a 7,05(maggio).
Segni di ripresa invece nel settore dei metalli, favorita sia dalla stabilizzazione dello yen che dai dati sull'inflazione in aumento. Guida la corsa soprattutto il rame, tornato di nuovo sopra quota 300.
Si conclude con: oro a 654(aprile), rame a 301(maggio),argento a 13,2(maggio),platino a 1221(aprile),palladio a 352(giugno).
L'indice generale CRB(giugno) a 304
Posizione di lungo termine: al rialzo
Posizione di medio termine : laterale
Posizione asset: nulla
Con il rinnovarsi delle tensioni sull'Iran è apparsa in tutta la sua chiarezza la politica dell'Arabia Saudita (illustrata in Speciale Geopolitica seconda parte): per togliere risorse al nemico, ha favorito una nuova gamba ribassista del prezzo del petrolio che non solo scende sotto quota 60, ma anzi nel finale precipita sull'importante supporto di 56 (scadenza aprile), perforato il quale è possibile che si ritorni verso i recenti iminimi a 50. La scadenza maggio ha però un prezzo superiore e scende un pò meno: dopo un minimo a 58,8 conclude a 59,4. Stazionario il gas naturale che conclude a 7,05(maggio).
Segni di ripresa invece nel settore dei metalli, favorita sia dalla stabilizzazione dello yen che dai dati sull'inflazione in aumento. Guida la corsa soprattutto il rame, tornato di nuovo sopra quota 300.
Si conclude con: oro a 654(aprile), rame a 301(maggio),argento a 13,2(maggio),platino a 1221(aprile),palladio a 352(giugno).
L'indice generale CRB(giugno) a 304
Posizione di lungo termine: al rialzo
Posizione di medio termine : laterale
Posizione asset: nulla
CAMBI: fuga dal dollaro
I dati macro americani sono stati stagflazionistici (debole crescita, soprattutto dei consumi; alta inflazione, con il tasso core al consumo allo 0,25% mensile, vale a dire che il 2007 viaggia già a un tasso annuo del 3%). Le attese sui tassi americani quindi, in teoria non avrebbero dovuto spostarsi verso il ribasso, ed infatti i rendimenti sul decennale sono restati costanti. Ciò nonostante, si è verificato nel finale una specie di collasso del dollaro che ha perso contro tutti, anche se lo yen è invece restato tranquillo in fase si stabilizzazione ed anzi perde con l'euro (a 155). L'indice generale del dollaro buca quota 83, e l'eurodollaro scad. giugno che aveva iniziato la settimana in area 1,32 si invola nel finale fino a quasi 1,34 (chiudendo poco sotto) ed uscendo così dal range precedente (1,31-1,33). Il massimo di fine novembre (1,347) dovrebbe essere quindi a portata di mano, ed un sorpasso di tale livello può portare facilmente a rivedere il massimo storico in area 1,37. L'attuale struttura rialzista può essere messa in discussione solo da un ritorno sotto la precedente resistenza (1,33), ed allo stato pare poco probabile; possibile invece che si riformi un nuovo range spostato di un paio di punti rispetto al precedente.
L'indice generale del dollaro a 82,9(giugno)
Posizione di lungo termine: dollaro al ribasso
Posizione di medio termine: dollaro al ribasso
Posizione asset : nulla