BORSE: inizia Shangai
Martedì mattina il mondo si è svegliato con la notizia che l'indice di borsa cinese aveva perso il 9%. Finalmente il regime comunista è riuscito nel suo intento dopo varie misure restrittive rivelatesi incapaci di frenare la bolla: facendo circolare la voce dell'introduzione di una nuova tassa del 20% sui capital gains è riuscito a sgonfiare, almeno un pò, la superbolla azionaria (l'anno scorso +130%). Inoltre vi è stato un calo dell'indice manifatturiero cinese, per la prima volta, sceso ai minimi da 6 mesi. Infine anche la situazione geopolitica si complica: il vice di Bush ha attaccato i cinesi per l'aumento delle spese militari(senti chi parla). Insomma ce n'era a sufficienza per provocare la caduta, che in realtà si è rivelata modesta se si considera il recupero nei giorni seguenti (come saldo settimanale perde meno del 6%). La caduta di Shangai è apparsa ai più la causa dello scivolone azionario mondiale, in grado di riportare i principali indici ai livelli di metà ottobre 2006. A Wally il Dow, più un simbolo che altro, ha registrato la maggior perdita dall'11 settembre 2001. Le cause profonde, come spiegato prima, sono altre, ma non c'è dubbio che con una capitalizzazione ormai superiore al trilione di dollari le evoluzioni della borsa cinese iniziano ad avere un effetto psicologico su tutti gli altri mercati.
Le variazioni % per la settimana a Wally sono state:
il Dow a 12114(-4,2%) lo sp500 a 1387(-4,4%) il nasdaq a 2368(-5,8%), il nasdaq100 a 1726(-6,1%), il Russell 2000 -6,2%, e tra i settoriali, trasporti -7% utilities -2% semiconduttori -5,6% biotech-6,6% broker/dealer -7,6% Banche -4,4%.
Tokyo a 17217 (-5,3%) di nikkey, in Europa dax tedesco a 6603(-5,8%) il footsie inglese a 6116(-4,4%), il cac francese a 5425(-5,1%) mentre nell'Italietta senza la benchè minima speranza, l'SPmib a 40574(-4,5%) ed il Mibtel a 31451(-4,6%).
In giro per il mondo bagno di sangue generale, tra cui la già menzionata Cina -5,6%, l' India -5,5% Brasile -7,7%.
L'sp500 scad. marzo ha fatto una caduta record martedì arrivando a 1390; dopo un classico breve rimbalzo del gatto morto mercoledì ha fatto nuovi minimi a 1380 per concludere con un finale negativo a 1385.
I titoli al rialzo sul NYSE a quota 1600 lunedì sono crollati martedì a 400, per risalire a 2300 mercoledì e poi ridiscendere fino a 800 venerdì in chiusura. Il rapporto tra put e call passa da 1,07 della scorsa settimana a 1,22, mentre l'indicatore della volatilità(VIX) chiude a 18,6 (er a 11 fino a lunedì sera) livello che non si vedeva dal maggio 2006.
Posizione di lungo termine: al ribasso
Posizione di medio termine: laterale
Posizione asset: nulla
Martedì mattina il mondo si è svegliato con la notizia che l'indice di borsa cinese aveva perso il 9%. Finalmente il regime comunista è riuscito nel suo intento dopo varie misure restrittive rivelatesi incapaci di frenare la bolla: facendo circolare la voce dell'introduzione di una nuova tassa del 20% sui capital gains è riuscito a sgonfiare, almeno un pò, la superbolla azionaria (l'anno scorso +130%). Inoltre vi è stato un calo dell'indice manifatturiero cinese, per la prima volta, sceso ai minimi da 6 mesi. Infine anche la situazione geopolitica si complica: il vice di Bush ha attaccato i cinesi per l'aumento delle spese militari(senti chi parla). Insomma ce n'era a sufficienza per provocare la caduta, che in realtà si è rivelata modesta se si considera il recupero nei giorni seguenti (come saldo settimanale perde meno del 6%). La caduta di Shangai è apparsa ai più la causa dello scivolone azionario mondiale, in grado di riportare i principali indici ai livelli di metà ottobre 2006. A Wally il Dow, più un simbolo che altro, ha registrato la maggior perdita dall'11 settembre 2001. Le cause profonde, come spiegato prima, sono altre, ma non c'è dubbio che con una capitalizzazione ormai superiore al trilione di dollari le evoluzioni della borsa cinese iniziano ad avere un effetto psicologico su tutti gli altri mercati.
Le variazioni % per la settimana a Wally sono state:
il Dow a 12114(-4,2%) lo sp500 a 1387(-4,4%) il nasdaq a 2368(-5,8%), il nasdaq100 a 1726(-6,1%), il Russell 2000 -6,2%, e tra i settoriali, trasporti -7% utilities -2% semiconduttori -5,6% biotech-6,6% broker/dealer -7,6% Banche -4,4%.
Tokyo a 17217 (-5,3%) di nikkey, in Europa dax tedesco a 6603(-5,8%) il footsie inglese a 6116(-4,4%), il cac francese a 5425(-5,1%) mentre nell'Italietta senza la benchè minima speranza, l'SPmib a 40574(-4,5%) ed il Mibtel a 31451(-4,6%).
In giro per il mondo bagno di sangue generale, tra cui la già menzionata Cina -5,6%, l' India -5,5% Brasile -7,7%.
L'sp500 scad. marzo ha fatto una caduta record martedì arrivando a 1390; dopo un classico breve rimbalzo del gatto morto mercoledì ha fatto nuovi minimi a 1380 per concludere con un finale negativo a 1385.
I titoli al rialzo sul NYSE a quota 1600 lunedì sono crollati martedì a 400, per risalire a 2300 mercoledì e poi ridiscendere fino a 800 venerdì in chiusura. Il rapporto tra put e call passa da 1,07 della scorsa settimana a 1,22, mentre l'indicatore della volatilità(VIX) chiude a 18,6 (er a 11 fino a lunedì sera) livello che non si vedeva dal maggio 2006.
Posizione di lungo termine: al ribasso
Posizione di medio termine: laterale
Posizione asset: nulla