4/07/2007

Previsioni: SCENARI ALTERNATIVI

PREVISIONI: scenari alternativi
Lunedì mercati europei in vacanza, nessun dato, ma gli USA ripartono.E qui sarà interessante vedere come impatteranno i due eventi che hanno concluso la settimana precedente: la sorpresa pasquale sull'occupazione americana e la decisione cinese sulle riserve. Martedì si torna a pieno regime, si riunisce la BOJ sui tassi, un pò di dati europei e interventi di membri Fed. Mercoledì sera la pubblicazione dei verbali della Fed che potrebbe produrre reazioni, essendo i verbali del meeting che ha modificato l'orientamento da rialzista a neutrale. Giovedì momento importante per l'euro: la BCE non toccherà i tassi, ma ci si attende che Trichet nella conferenza stampa confermi le attese per un rialzo(molti lo aspettano già a maggio, ma potrebbe slittare a giugno).
Venerdì infine vari dati USA: deficit commerciale, prezzi alla produzione e indice del Michigan preliminare di aprile.
Si possono prefigurare due scenari alternativi.
Il primo, che comporterebbe movimenti significativi, si basa su una doppia reazione: quella alla mossa cinese, che potrebbe far scendere con forza le materie prime e risalire lo yen, legandosi inoltre alla prosecuzione dell'effetto dati americani sul dollaro; in questo caso le borse si troverebbero frenate se non addirittura prese in contropiede rispetto al previsto incremento che dovrebbero registrare post dati occupazionali USA, ed anche i rendimenti potrebbero ridiscendere per l'effetto rifugio. Se poi a questo movimento dovessero durante la settimana unirsi reazioni ai verbali Fed e dati USa (prezzi alla produzione) in grado di lanciare attese di rialzo dei tassi americani, mentre al contempo Trichet dovesse apparire tiepido sui tassi BCE, allora potrebbe esserci una settimana di forte calo per l'eurodollaro (fino a 1,32); mentre per la Borsa potrebbero anche arrivare delusioni dai primi risultati trimestrali (inizia la stagione degli annunci), con il potenziale per una caduta consistente.
Il secondo scenario,il più probabile, vede invece assenza di reazioni alla ennesima mossa cinese, e dunque prevalere senza problemi l'ottimismo innescato dai dati occupazionali americani, con borse e rendimenti al rialzo, dollaro un pò più forte ma non troppo (1,335-1,33); e poi dipendere le quotazioni dai successivi eventi (verbali, bce,dati e annunci aziendali).Se eurodollaro non scende sotto 1,34 nonostante il dato USA sarebbe un segnale di forza notevole, e la prospettiva di nuovi massimi verso 1,36 tornerebbe a profilarsi.