4/28/2007

Economia: gomma da masticare

ECONOMIA: gomma da masticare
Cresce la disconnessione tra economia USA e Wally. La prima sta deperendo velocemente, la seconda si gonfia sempre più. La settimana si conclude con la stima del PIL gennaio-marzo: la contabilità ufficiale che sottostima sistematicamente l'inflazione e sovrastima la crescita, esprime un misero +1,3% in termini reali (livello che non si vedeva dal 2003). Tale numero viene fuori da un inflazione al 4%. Chi, come me, ritiene che l'inflazione in realtà sia al 7-8%, ne deduce che gli USA sono già in pesante recessione. In ogni caso, poichè l'inflazione è in aumento evidente (anche al netto di petrolio ed alimentari, passa dall'1,8 al 2,2%), il minimo che si può dire e che gli USA sono in stagflazione. E ciò, nonostante continui imperterrita la crescita esplosiva del credito totale interno. Prende sempre più cocaina, il drogato americano, ma ormai gli serve solo per riuscire ad alzarsi dal letto.
Ho dunque centrato la previsione della stagflazione; ma ho sbagliato la previsione di una caduta della Borsa che ne sarebbe dovuta conseguire. Come mai?
Essendo drogato, il sistema non reagisce più razionalmente bensì irrazionalmente. Basta vedere cosa è successo venerdì. Come ha reagito la Borsa a un mix micidialmente negativo di minor crescita e maggior inflazione? salendo a nuovi record naturalmente! Nonostante io sia cosciente di quanto sia alterata la situazione, come scrivo da tanto tempo, se mi avessero chiesto di puntare sulla reazione di Borsa sapendo in anticipo i dati che sarebbero venuti, alle 14,29 di venerdì avrei venduto. E avrei perso, già nella medesma giornata.
Perchè ? siamo entrati nella fase maniacale del palloncino da gomma da masticare. Lo fanno tutti i bambini: provano a gonfiare il palloncino sempre più, e finchè non scoppia, continuano a soffiarci dentro, a volte raggiungendo dimensioni realmente degne di nota. Si è mai visto un bambino che si ferma prima dello scoppio? No, finchè non gli si stampa in faccia tutta la gomma scoppiata.
Oggi i mercati drogati fanno palloncini su tutto e non si fermano più. Dall'antiquariato indiano all'arte cinese moderna, dai terreni a Panama ai bond spazzatura. E le mille bolle blu si rinforzano l'un l'altra. Non mancano ovviamente le perle di saggezza a loro giustificazione, espresse con grande sicumera dai cosiddetti esperti (in genere dipendenti di banche e venditori) che, per ora, hanno i risultati dalla loro parte. I poveracci sono quelli come il sottoscritto che hanno la convinzione dello scoppio drammatico futuro. Situazione già vissuta 7 anni fa : ritenevo follìa comprare Tiscali a 25 euro, quando in borsa se la strappavano di mano a 90 euro. Situazione già vissuta da molti altri tante volte nella Storia, nelle circostanze più incredibili: basti pensare alla famosa bolla sui tulipani.
La mia teoria però è che oggi è molto peggio di quasiasi altro precedente storico. E' il record assoluto, creato da quei comitati d'affari al servizio dei potentati economici denominati banche centrali, in un epoca in cui l'effetto leva è più grande che mai. Per cui tutto sarà più estremo: la durata della fase maniacale esponenziale, e l'intensità dello scoppio successivo. Ci vorrà più tempo, ma sarà poi peggiore. Tutto ciò che è stato guadagnato negli ultimi 4 anni e ciò che si guadagnerà nel prossimo periodo finale, verrà poi azzerato: come Tiscali, da 90 si tornerà a 2-3.

Tra le principali fonti di aria insufflata nel palloncino borsistico, spiccano i riacquisti di azioni proprie da parte delle aziende (tipica manifestazione di un capitalismo malato e contraddittorio) che ha raggiunto circa il 6,5% della capitalizzazione totale, e che per l'85% - badate bene - sono fatte a debito! ovvio che poi si innesti il "momentum" autorinforzantesi in mercati dove l'analisi tecnica dispiega in queste fasi tutto il suo effetto distorcente. Sempre più gente quindi si butta in tendenza nella speranza di catturare almeno un pò dei facili guadagni che vede fare senza sforzo.
Sul fronte dei fondamentali aziendali a Wally sono riusciti a compiere il più abile degli imbrogli. Gli analisti hanno drasticamente calato le previsioni di utile, così adesso tutti a dire che le aziende battono le attese! In realtà i profitti aziendali americani (se si tolgono le aziende energetiche) sono crollati e si ritrovano a tassi minimi di crescita che non si vedevano dalla ultima recessione. Chi se ne frega: si compra, tanto è meglio del "previsto". I democratici alzeranno le tasse?chi se ne frega, si compra. Viene sfiorato il disastro petrolifero? chi se ne frega, si compra. L'immobiliare continua a peggiorare sempre più, ed adesso arrivano i primi segnali anche in Europa (la bolla spagnola si sta iniziando a stampare sulla faccia di qualcuno)? chi se ne frega, si compra. E così via, niente e nulla pare poter arrestare l'espansione di questa gommaccia da masticare.
Fin qui comunque siamo nel classico e c'è un vecchio adagio che recita: abbiate pazienza, il mercato(chi comanda) ha il compito di far sbagliare (intrappolare) il maggior numero possibile di persone;ci riuscirà anche questa volta.
Ciò che invece rende questo periodo unico e specialmente pericoloso ai fini sistemici (e ci precipiterà nella più grande depressione di tutti i tempi, altro che 1929) è il fatto che la speculazione manicale raggiunge il suo zenit nei sofisticati strumenti creditizi privati, che non hanno nessuna trasparenza e circolano senza alcun controllo formale da parte dei comitati d'affari sopracitati(banche centrali). Quello che conta non sono tanto gli incrementi percentuali sugli strumenti tradizionali, bensì l'enorme accumulazione di piccoli profitti differenziali(spreads) su decine di trilioni di dollari di strumenti creditizi a leva strutturati. L'anima di questa speculazione maniacale è unicamente elettronica e"over the counter", cioè fuori dai mercati quotati regolamentari dove transitano azioni, obbligazioni, etc. Ed è gestita unicamente dalle potenti grandi banche internazionali che non a caso tendono a fondersi fra loro per poter amplificare la capacità di effettuare questa speculazione senza precedenti e che resta invisibile alla massa.

Meno concorrenza, più profitti. Pochi centri di potere internazionale: gestione più semplice ed efficace. Fra un pò arriveremo ad un unica mega banca mondiale. Del resto chiunque , se fosse al vertice della Cupola, cosa preferirebbe? comandare un pugno di potenti capifamiglia, o una gran quantità di cani più o meno sciolti? E' stato così da che mondo e mondo, in varie forme, ma con la medesima sostanza. Perciò il capitalismo liberale, basato sulla concorrenza perfetta e sull'assenza di monopoli ed oligopoli (la miglior invenzione socio economica del pensiero umano), non poteva durare, era un utopià come la Città del Sole di Tommaso Moro. Invece ha trionfato il capitalismo monopolistico a pianificazione centrale, ferreo regime che a seconda dei casi può essere comunista o fascista o mascherato da "democrazia"(il termine più bestemmiato del mondo, dopo Dio) tecnologica, abbagliante come uno spot pubblicitario, per meglio strumentalizzare le masse ignare.
Comunque se questo fosse il modello vincente, più adatto alla specie umana, non ci sarebbe che da prenderne atto. Peccato, però, stia conducendo velocemente il pianeta , concepito come una grande gomma da masticare in cui soffiare veleni di tutti i tipi prodotti da polmoni carichi di egoismo ed avidità illimitati, all'autodistruzione fisica.

PS: volutamente non ho mai citato la "politica" perchè sarebbe come citare le veline a proposito di un giudizio sulla regìa di Striscia la Notizia. Non la vedo neanche come una sovrastruttura di marxiana memoria (troppo onore), bensì più semplicemente come uno zerbino su cui i potentati economici strusciano le scarpe infangate prima di rientrare a casa.