5/12/2007

Previsioni cambio euro-dollaro

Aggiornate al 12.5
Il dollaro ha ritracciato, come indice generale, il 50 % circa della caduta dell'ultimo mese, con una settimana di recupero nonostante i fondamentali restino ampiamente negativi (deficit commerciale in crescita del 10% a marzo, contrazione dei consumi). Una mano gliel'ha data lo yen che ha a sua volta recuperato rispetto a tutte le valute, favorito da qualche dichiarazione più forte dei nipponici, nonchè soprattutto dalle incertezze registrate da azioni e commodities(parziale chiusura dei carry trades).
In questo contesto eurodollaro scad. giugno non ha rispettato il range previsto, bucandolo al ribasso ed arrivando fino al minimo di 1,348 salvo poi rimbalzare nelle ultime ore grazie alle vendite al dettaglio americane deboli e concludere a 1,355.
L'eurodollaro è dunque tornato ai livelli di un mese fa testando l'ex-resistenza di area 1,35 divenuta ora un supporto importante.
Se si guarda all'andamento da metà gennaio in poi, si osserva che il future giugno ha oscillato in una serie di range regolari per ampiezza e durata: ogni metà mese ha rotto la precedente resistenza divenuta nuovo supporto, e si è spostato di 200 tiks circa al rialzo. Così da 1,295-1,313 è passato a 1,313-1,332, poi a 1,332-1,348 ed infine nell'ultimo mese (visto nel suo insieme) a 1,348- 1,3715. Il range dell'ultimo mese è stato il più ampio, e nettamente divisibile in due trend: rialzista nei primi 20 giorni e ribassista negli ultimi 10 che appunto lo hanno riportato al punto di partenza. Nel prossimo mese, appare difficile che si possa proseguire con la serie precedente, ma poichè i fondamentali restano negativi per il dollaro, lo scenario più probabile è quello di un ritorno, pur a zig-zag, verso 1,37 (dunque un altro mese di permanenza nel range 1,349-1,3715).
In alternativa è possibile però - anche se meno probabile- che, se si innesca il combinato disposto di dati USA migliori ed una caduta delle borse accompagnata da recupero dello yen, il ritracciamento si amplifichi e il cambio si vada a installare nel range in essere tra metà marzo e metà aprile(1,332-1,349).
Tutti questi ragionamenti servono per la scelta delle fasce da acquisire a mezzo opzioni.
Nella scorsa settimana ho potuto mettere in portafoglio, a costo pressocchè nullo, tramite i put spread, il range 1,335-1,355 che come si è visto è uno dei papabili per la scadenza dell'8 giugno. Adesso l'ideale sarebbe acquisire, tramite i call, l'1,355-1,375 (le probabilità che l'8 giugno si termini nell'intervallone 1,335-1,375 sono molto elevate, quale che sia lo scenario realizzantesi).La prossima settimana dovrebbe oscillare tra 1,357 (divenuta resistenza di breve) e appunto 1,348; la tenuta di quest'ultimo livello ed un eventuale sorpasso della resistenza citata, in scia a ulteriori dati macro deboli, avvalorerà lo scenario sopra definito più probabile.
L'indice generale del dollaro a 82,06(giugno)Posizione a lungo termine: dollaro al ribasso generalePosizione a medio termine: dollaro al ribasso generalePosizione asset: comprato put spread+ calls scad. giugno