BORSE: il disastro cinese
Dopo la caduta di giovedì, con perdite oltre l'1% gli indici hanno recuperato venerdì riportandosi quasi in pari per la settimana e rispettando il copione della bolla in essere, che potrà stupire sia con altra espansione violenta, sia con tentativi di scoppio non riusciti, sia infine con lo scoppio vero e proprio che arriverà devastante quando nessuno se lo aspetta.
Il là lo darà lo scoppio della superbolla cinese, arrivata ad attrarre l'attenzione financo - udite, udite- della Goldman Sachs che ha finalmente lanciato l'allarme. Meglio tardi che mai. Certo le cifre fanno ormai impressione a tutti, a parte il +170% negli ultimi 12 mesi:
- la capitalizzazione di Shangai ha superato quella di tutte le altre borse asiatiche messe insieme, incluso il Giappone che è la seconda borsa al mondo;
- l'indice di Shangai si è quadruplicato in meno di 2 anni;
- i rapporti prezzo utili(per quello che possono valere le cifre ufficiali) sono oltre 40-50;
- nel solo mese di aprile sono stati aperti nuovi conti azionari per 4,8 milioni più degli ultimi due anni messi insieme.
Anche le autorità cinesi continuano a dire che vi è una bolla, e che la frenetica corsa all'arricchimento in borsa ha contagiato pure le fasce più povere, le quali si stanno vendendo la bicicletta e la ciotola di riso pur di comprare azioni. Le autorità però continuano a non fare nulla di realmente efficace per impedire questo suicidio collettivo. E' impensabile che qualche ritocco ai tassi o alla riserva obbligatoria possa frenare un fenomeno di questa portata; d'altra parte neanche la chiusura del mercato per alcuni anni, l'unica soluzione, è pensabile nonostante la dittatura comunista. Dunque, prima o poi ci sarà un disastro di dimensioni colossali che provocherà suicidi e disperazione per milioni di malcapitati cinesini, oltre a impattare tutte le borse mondiali. Il 27 febbraio ci fu quel falso allarme di una caduta del 10% poi velocemente recuperata, e oggi siamo al +33% dai livelli pre 27 febbraio. Quando la bolla scoppierà mi aspetto perdite nell'ordine dell'80% e anni di stagnazione successiva(tipo Giappone). Il caso cinese entrerà di diritto fra i grandi crash della storia delle borse. Benvenuti nel club!
La settimana si conclude al 11.5 con : Dow a 13326 (+0,5%) Sp500 a 1505 (+0%) nasdaq a 2562(-0,4%) nasdaq100 a 1910(+0,2%) russell 2000 -0,4% trasporti -0,1% utilities +0,1% semiconduttori -0,1% broker-dealer -1,2% Banche -0,2%.I titoli al rialzo sul NYSE hanno oscillato tra il minimo di giovedì a 700 e il massimo di venerdì a 2500. Il rapporto tra put e call scende da 0,75 da 0,68. L'indice della volatilità (VIX) fermo a 12,95.Il Nikkey sale a 17550(+0,8%) , sempre piena la bolla in Europa con il dax a 7480(-0,4%), il cac a 6050(-0,3%), il footsie a 6565(-0,8%) l'italietta senza la benchè minima speranza: spmib a 43590(-0,9%) e mibtel a 33824(-0,8%).Prosegue spettacolare la SUPERBolla in Cina +7% ; Brasile +0,6% mentre scendono India (-1%) e Russia -4% .
Dopo la caduta di giovedì, con perdite oltre l'1% gli indici hanno recuperato venerdì riportandosi quasi in pari per la settimana e rispettando il copione della bolla in essere, che potrà stupire sia con altra espansione violenta, sia con tentativi di scoppio non riusciti, sia infine con lo scoppio vero e proprio che arriverà devastante quando nessuno se lo aspetta.
Il là lo darà lo scoppio della superbolla cinese, arrivata ad attrarre l'attenzione financo - udite, udite- della Goldman Sachs che ha finalmente lanciato l'allarme. Meglio tardi che mai. Certo le cifre fanno ormai impressione a tutti, a parte il +170% negli ultimi 12 mesi:
- la capitalizzazione di Shangai ha superato quella di tutte le altre borse asiatiche messe insieme, incluso il Giappone che è la seconda borsa al mondo;
- l'indice di Shangai si è quadruplicato in meno di 2 anni;
- i rapporti prezzo utili(per quello che possono valere le cifre ufficiali) sono oltre 40-50;
- nel solo mese di aprile sono stati aperti nuovi conti azionari per 4,8 milioni più degli ultimi due anni messi insieme.
Anche le autorità cinesi continuano a dire che vi è una bolla, e che la frenetica corsa all'arricchimento in borsa ha contagiato pure le fasce più povere, le quali si stanno vendendo la bicicletta e la ciotola di riso pur di comprare azioni. Le autorità però continuano a non fare nulla di realmente efficace per impedire questo suicidio collettivo. E' impensabile che qualche ritocco ai tassi o alla riserva obbligatoria possa frenare un fenomeno di questa portata; d'altra parte neanche la chiusura del mercato per alcuni anni, l'unica soluzione, è pensabile nonostante la dittatura comunista. Dunque, prima o poi ci sarà un disastro di dimensioni colossali che provocherà suicidi e disperazione per milioni di malcapitati cinesini, oltre a impattare tutte le borse mondiali. Il 27 febbraio ci fu quel falso allarme di una caduta del 10% poi velocemente recuperata, e oggi siamo al +33% dai livelli pre 27 febbraio. Quando la bolla scoppierà mi aspetto perdite nell'ordine dell'80% e anni di stagnazione successiva(tipo Giappone). Il caso cinese entrerà di diritto fra i grandi crash della storia delle borse. Benvenuti nel club!
La settimana si conclude al 11.5 con : Dow a 13326 (+0,5%) Sp500 a 1505 (+0%) nasdaq a 2562(-0,4%) nasdaq100 a 1910(+0,2%) russell 2000 -0,4% trasporti -0,1% utilities +0,1% semiconduttori -0,1% broker-dealer -1,2% Banche -0,2%.I titoli al rialzo sul NYSE hanno oscillato tra il minimo di giovedì a 700 e il massimo di venerdì a 2500. Il rapporto tra put e call scende da 0,75 da 0,68. L'indice della volatilità (VIX) fermo a 12,95.Il Nikkey sale a 17550(+0,8%) , sempre piena la bolla in Europa con il dax a 7480(-0,4%), il cac a 6050(-0,3%), il footsie a 6565(-0,8%) l'italietta senza la benchè minima speranza: spmib a 43590(-0,9%) e mibtel a 33824(-0,8%).Prosegue spettacolare la SUPERBolla in Cina +7% ; Brasile +0,6% mentre scendono India (-1%) e Russia -4% .
Posizione lungo termine: ribasso generale
Posizione medio termine: laterale
posizione asset: comprato put spread composito, scad. 18 maggio