CAMBI: eurodollaro sul supporto
Il dollaro, come indice generale, conclude la settimana dove aveva iniziato, poco sopra 82. Il collasso che si avrebbe nel caso di rottura di quota 80, sembra quindi scongiurato: da un lato per le scelte della Trimurti , dall'altro perchè i dati macro americani - pur restando misti e a rischio -si sono per ora mossi a suo favore: l'inflazione ufficiale al consumo ad aprile è lievemente scesa, il settore manifatturiero dà segni di rimbalzo, mentre tiene la fiducia dei consumatori (anche se la crisi dell'immobiliare è ben lontana dall'essere finita) grazie all'occupazione che nella indicazione riveniente dai sussidi settimanali sembra andare meglio del previsto.
In questo contesto eurodollaro scad. giugno ha vissuto due fasi distinte: dopo lo stand by iniziale, martedì sull'inflazione USA più debole ha superato la resistenza di area 1,358 arrivando fino a 1,363. Non avendo avuto la forza di superare questa quota (divenuta nuova resistenza),è velocemente precipitato fino a 1,352 prima e poi venerdì, subito dopo l'anuncio cinese, fino al supportone di 1,348 che ha continuato a tenere rispingendolo in chiusura a 1,353 (in pratica un venerdì gemello rispetto al precedente).L'eurodollaro per ora compie i movimenti maggiori come derivato dell'euroyen o delle commodities o delle borse, a seconda del tema del giorno; questo perchè , al di là delle eventuali oscillazioni, il quadro dei tassi d'interesse reciproci appare ben definito, e nessun singolo dato macro può modificarlo a breve. Al di là dei fattori indiretti e dei movimenti occasionali, comunque appare emergere una maggior pressione al ribasso, dovuta al fatto che il mercato da tempo aveva scommesso su un taglio dei tassi Fed ad agosto, mentre le ultime evidenze tendono a sopprimere definitivamente tale ipotesi; e per di più è emerso qualche dubbio sull'ipotesi che la BCE continui ad alzare i tassi dopo giugno. Ma finito tale aggiustamento, i dati macro deboli USA avranno più effetto di quelli forti perchè per il mercato è impensabile che la Fed alzi i tassi mentre resta sempre più propenso ad un possibile calo. Dunque forse c'è ancora spazio per un pò di ribasso dell'eurodollaro, soprattutto se la BCE si ferma sui tassi, ma non molto; d'altro canto al rialzo è possibile che il top per i prossimi mesi si sia già visto. Con riferimento a quanto scrivevo nella scorsa Nota, inizio a vedere più probabile quindi un Macro Range estivo di 1,37-1,32.
Tornando all'immediato, tecnicamente, resta da vedere se quota 1,348 si confermerà il pavimento del range settimanale con tetto magari contenuto a 1,363; oppure se cederà, proiettando il cross verso 1,34.La prossima settimana inizialmente range stretto 1,348-1,358 perchè non ci sono dati fino a giovedì(ifo tedesco, ordini beni durevoli- vendite case USA). Comunque gli altri fattori indiretti sopra citati(specialmente lo yen) potrebbero lo stesso provocarne la rottura.
Scenario al ribasso: l'appuntamento sarebbe per quota 1,34 da dove dovrebbe svilupparsi una reazione al rialzo per fine settimana in grado di riportarlo a 1,35 prima di un eventuale test di 1,33 nell'ottava successiva se(e solo se) il pacchetto-monstre di venerdì 1 giugno mostrerà dati americani inequivocabilmente forti (e poi probabile risalita la settimana sucessiva in vista della BCE e conclusione - in questo scenario- alla scadenza delle opzioni giugno, in area 1,34).
Scenario al rialzo: l'appuntamento sarebbe per quota 1,363 divenuta ormai importnte resistenza, superabile nell'ottava successiva se il citato pacchetto del 1 giugno risultasse chiaramente debole, con nuovo test dei massimi in area 1,37 (e poi probabile storno e conclusione - in questo scenario- alla scadenza delle opzioni giugno in area 1,36).L'indice generale del dollaro a 82,1(giugno)
Posizione a oltre 6 mesi: dollaro al ribasso generale
Posizione a 3-6 mesi: dollaro laterale
Posizione asset: comprato put spread+ call (scad. 8 giugno )
Il dollaro, come indice generale, conclude la settimana dove aveva iniziato, poco sopra 82. Il collasso che si avrebbe nel caso di rottura di quota 80, sembra quindi scongiurato: da un lato per le scelte della Trimurti , dall'altro perchè i dati macro americani - pur restando misti e a rischio -si sono per ora mossi a suo favore: l'inflazione ufficiale al consumo ad aprile è lievemente scesa, il settore manifatturiero dà segni di rimbalzo, mentre tiene la fiducia dei consumatori (anche se la crisi dell'immobiliare è ben lontana dall'essere finita) grazie all'occupazione che nella indicazione riveniente dai sussidi settimanali sembra andare meglio del previsto.
In questo contesto eurodollaro scad. giugno ha vissuto due fasi distinte: dopo lo stand by iniziale, martedì sull'inflazione USA più debole ha superato la resistenza di area 1,358 arrivando fino a 1,363. Non avendo avuto la forza di superare questa quota (divenuta nuova resistenza),è velocemente precipitato fino a 1,352 prima e poi venerdì, subito dopo l'anuncio cinese, fino al supportone di 1,348 che ha continuato a tenere rispingendolo in chiusura a 1,353 (in pratica un venerdì gemello rispetto al precedente).L'eurodollaro per ora compie i movimenti maggiori come derivato dell'euroyen o delle commodities o delle borse, a seconda del tema del giorno; questo perchè , al di là delle eventuali oscillazioni, il quadro dei tassi d'interesse reciproci appare ben definito, e nessun singolo dato macro può modificarlo a breve. Al di là dei fattori indiretti e dei movimenti occasionali, comunque appare emergere una maggior pressione al ribasso, dovuta al fatto che il mercato da tempo aveva scommesso su un taglio dei tassi Fed ad agosto, mentre le ultime evidenze tendono a sopprimere definitivamente tale ipotesi; e per di più è emerso qualche dubbio sull'ipotesi che la BCE continui ad alzare i tassi dopo giugno. Ma finito tale aggiustamento, i dati macro deboli USA avranno più effetto di quelli forti perchè per il mercato è impensabile che la Fed alzi i tassi mentre resta sempre più propenso ad un possibile calo. Dunque forse c'è ancora spazio per un pò di ribasso dell'eurodollaro, soprattutto se la BCE si ferma sui tassi, ma non molto; d'altro canto al rialzo è possibile che il top per i prossimi mesi si sia già visto. Con riferimento a quanto scrivevo nella scorsa Nota, inizio a vedere più probabile quindi un Macro Range estivo di 1,37-1,32.
Tornando all'immediato, tecnicamente, resta da vedere se quota 1,348 si confermerà il pavimento del range settimanale con tetto magari contenuto a 1,363; oppure se cederà, proiettando il cross verso 1,34.La prossima settimana inizialmente range stretto 1,348-1,358 perchè non ci sono dati fino a giovedì(ifo tedesco, ordini beni durevoli- vendite case USA). Comunque gli altri fattori indiretti sopra citati(specialmente lo yen) potrebbero lo stesso provocarne la rottura.
Scenario al ribasso: l'appuntamento sarebbe per quota 1,34 da dove dovrebbe svilupparsi una reazione al rialzo per fine settimana in grado di riportarlo a 1,35 prima di un eventuale test di 1,33 nell'ottava successiva se(e solo se) il pacchetto-monstre di venerdì 1 giugno mostrerà dati americani inequivocabilmente forti (e poi probabile risalita la settimana sucessiva in vista della BCE e conclusione - in questo scenario- alla scadenza delle opzioni giugno, in area 1,34).
Scenario al rialzo: l'appuntamento sarebbe per quota 1,363 divenuta ormai importnte resistenza, superabile nell'ottava successiva se il citato pacchetto del 1 giugno risultasse chiaramente debole, con nuovo test dei massimi in area 1,37 (e poi probabile storno e conclusione - in questo scenario- alla scadenza delle opzioni giugno in area 1,36).L'indice generale del dollaro a 82,1(giugno)
Posizione a oltre 6 mesi: dollaro al ribasso generale
Posizione a 3-6 mesi: dollaro laterale
Posizione asset: comprato put spread+ call (scad. 8 giugno )