5/06/2007

La Nota sui mercati (6.5)

La settimana dal 30 aprile al 4 maggio
MATERIE PRIME: capitombolo del petrolio
Petrolio sempre venduto dai massimi di 66,5 fino alla chiusura appena sotto 62: sparite di colpo le preoccupazioni geopolitiche, sono scattate stoploss a valanga, e le notizie sulle scorte in aumento hanno poi rinforzato la tendenza ribassista. Adesso il crudo deve mantenersi sopra la fascia di supporto 59-61 che se cede potrebbe spingerlo fin verso 54 limite inferiore dell'ampio range laterale in cui è atteso restare per molto tempo, perforabile al rialzo(sopra 70) solo in presenza di effettivi eventi geopolitci. Resiste invece appena sotto la resistenza il gas naturale in rialzo a 7,94 sul giugno, ed anche la benzina resta ai massimi perchè il collo di bottiglia sulla raffinazione ne sta ridcuendo le scorte. Ragion per cui è difficile che il petrolio possa continuare a scendere, a meno di specifiche manovre anti Iran.I metalli hanno ripreso a salire trainati dal rame a nuovi massimi assoluti, e dal platino dove incide l'introduzione degli ETF specifici; oro e argento ancora sotto le resistenze di breve termine a 700 e 15.
Si conclude con: oro a 690(giugno) argento a 13,55 (luglio) rame a 376(luglio) platino a 1329(luglio) palladio a 377(giugno).L'indice CRB a 311 (giugno).
Posizione a lungo termine: al rialzo
Posizione a medio termine: al rialzo
Posizione asset: nulla

CAMBI: consolidamento-ritracciamento
Il dollaro ha interrotto la serie negativa, ed ha infilato una settimana di consolidamento in cui è anche riuscito a ritracciare un pò , grazie ai dati sugli ISM che hanno sorpreso al rialzo. Lo yen ha continuato a restare la cenerentola del panorama valutario, ormai stabilmente oltre 163 con euro e 120 con dollaro.In questo contesto eurodollaro scad. giugno ha rispettato il range previsto, iniziando con il vento in poppa senza però riuscire a superare il precedente max. di 1,3715, e dopo un quasi triplice massimo ha ceduto arrivando fino a 1,356 venerdì in scia ad attese positive sui dati occupazionali americani che, essendo poi risultati invece un pò inferiori, lo hanno risospinto sopra 1,36 dove chiude la settimana (1,3615).
La prossima settimana si resterà in questo range (a meno di bruschi movimenti dello yen) fino a mercoledì sera(FED); anche se è possibile, mi sembra comunque difficile che il range(1,372-1,356) venga sostanzialmente bucato su Fed e BCE(giovedì), perchè non dovrebbero esserci novità, mentre maggior peso può avere una sorpresa sul cruciale dato delle vendite al dettaglio USA che arriverà venerdì alle 14,30.
Guardando al prossimo mese, se i dati USA rafforzeranno la sensazione di un rimbalzo dell'economia nel secondo trimestre il range potrebbe essere 1,37 - 1,34; viceversa si vedranno nuovi massimi di medio termine(1,38-140). Più in generale infatti, se verrà rispettata la stagionalità degli ultimi anni da quando è partita la svalutazione del dollaro, nel trend di lungo termine al ribasso, maggio è il mese in cui si vede il minimo e quindi il top dell'eurodollaro, destinato poi a durare tutta l'estate, e da quel livello sottraendo circa 5 figure si ottiene il probabile limite inferiore del range per il periodo estivo, mentre solo nel finale d'anno si dovrebbero vedere nuovi record al rialzo. Dunque se area 1,37 si confermasse il top, il range dei prossimi mesi dovrebbe essere 1,37-1,32; se invece si arrivasse fino a 1,40 ne conseguirebbe la fascia estiva 1,40-1,35. Probabilmente sarà una via intermedia tra questi due estremi (1,385-1,335) ma appunto ai primi di giugno si potranno avere le idee più chiare.
L'indice generale del dollaro a 81,6(giugno)
Posizione a lungo termine: dollaro al ribasso generale
Posizione a medio termine: dollaro al ribasso generale
Posizione asset: nulla

OBBLIGAZIONI: si inverte la curva
I rendimenti ormai si sono ingessati con oscillazioni di pochi centesimi, reagendo appena ai vari dati in un senso o nell'altro. Si osserva però un movimento sulla curva, pur limitato, che pare indicare una preferenza per lo scenario recessivo.
Come saldo settimanale, negli USA, il future a 3 mesi dic. 2007 sale di 1 cts. a 5,08% , il biennale sale di 2 cts. al 4,67% il quinquennale invece scende di 4 cts. al 4,55%, il decennale scende di 5 al 4,64% ed il trentennale di 8 cts. al 4,81%.
In Europa il bund decennale scende di 3 cts. al 4,19% per cui il differenziale con il bond USA di analoga durata si colloca a 46 cts.Invece in Giappone il decennale fermo (settimana festiva) all'1,62% . I mercati obbligazionari emergenti anch'essi sostanzialmente fermi.Posizione a lungo termine: al rialzo dei rendimenti
Posizione a medio termine: laterale
Posizione asset: nulla

BORSE: ancora rialzo
Dopo la caduta di lunedì con forti volumi, inannellata una serie di 4 rialzi consecutivi, in scia a un altra ondata di pirotecniche e mutimiliardarie offerte di acquisto, con il Dow e lo sp500 a nuovi record nominali per cui i media sono impazziti. Ma i volumi sono stati bassi, il che signifca che le mani forti non stanno partecipando: sono stati i tradizionali flussi di inizio mese dei fondi comuni e dei fondi pensione a far salire gli indici. Dalla prossima settimana quindi dovrebbe arrivare l'attesa correzione, che potrebbe essere particolarmente intensa se la Fed delude, e se il classico "sell in may and go away" prende piede. Continuo ad aspettare lo sp500 scad. giugno almeno in area 1450.
La settimana si conclude con : Dow a 13264 (+1,1%) Sp500 a 1505 (+0,6%) nasdaq a 2572(+0,6%) nasdaq100 a 1908(+0,3%) russell 2000 +0,4% trasporti +1% utilities +0,5% semiconduttori +1,4% broker-dealer +2,7% Banche +0,4%.
I titoli al rialzo sul NYSE hanno oscillato tra il minimo d lunedì a 900 e il massimo di mercoledì a 2400. Il rapporto tra put e call scende a 0,75 da 0,84. L'indice della volatilità (VIX) sale a 12,9 da 12,45.
Fermo il Nikkey per festività a 17400 , si gonfia a dismisura la bolla in Europa con nuovi record per il dax a 7516(+2%), il cac a 6068(+2,5%), il footsie a 6603(+3%) fatica solo l'italietta senza la benchè minima speranza: spmib a 43973(+0,9%) e mibtel a 34090(+0,7%).Prosegue spettacolare la SUPERBolla in Cina +2,1% (che porta a +167% l'incremento negli ultimi 12 mesi); Brasile +3,1% mentre scendono India (-2%) e Russia -1,5% .
Posizione lungo termine: ribasso generale
Posizione medio termine: laterale
posizione asset: comprato put spread composito, scad. 18 maggio

PREVISIONI: Fed+Bce+Boe
Inizio di settimana in probabile surplace, complici la mancanza di dati e l'attesa per le banche centrali. Mercoledì sera sarà la Fed ad aprire le danze: tassi ovviamente fermi, ma attenzione concentrata sul comunicato di accompagnamento. Personalmente non credo vi saranno variazioni, ma se eventuali nuove sfumature dovessero far pensare a maggiori preoccupazioni per la crescita o per l'inflazione e dunque a un orientamento più ribassista o più rialzista sui tassi, le reazioni non mancheranno. Giovedì toccherà alla banca d'inghilterra attesa alzare i tassi, e poi alla BCE che non dovrebbe modificarli, ma annunciare con Trichet il rialzo di giugno. Si tratta di eventi scontati, e solo una sorpresa molto improbabile potrebbe avere effetti. Giovedì parlerà anche il governatore nipponico, ed usciranno i primi dati macro di un certo peso negli USA: il deficit commerciale e i prezzi all'import. Occorre però aspettare fino a venerdì per avere due informazioni cruciali americane: l'andamento dei prezzi alla produzione e soprattutto le vendite al dettaglio di aprile. L'andamento dei consumi, in caso di debolezza riacuirebbe i timori per la recessione, mentre in caso di forza darebbe sostegno alle recenti teorie di un rimbalzo nel secondo trimestre.