5/20/2006

La nota sui mercati 20.5

La settimana 15-19 maggio 2006

ECONOMIA: inflazionomica ed asset policy
Definisco "inflazionomica" quella politica monetaria che ha come obiettivo produrre inflazione e bolle sugli asset in modo da poter tassare ed espropriare i patrimoni dei cittadini senza che questi si rendano conto che è una apposita azione dei cosiddetti "poteri forti", e dunque la subiscano senza ribellarsi, senza cioè provocare rivolgimenti socio-politici(al massimo cambiando governi per "non cambiare nulla").
Ne parlo da tempo immemore, ma questa politica così spietatamente condotta dai governi "democratici", e che ha un caposaldo essenziale nella manipolazione delle misure di inflazione date in pasto al popolo, viene totalmente ignorata dal consensus. Ovvio: politici, grandi corporations e complesso bancofinanziario con i loro venditori di azioni-obbligazioni-prestiti-etc., che controllano i mass-media, hanno tutto l'interesse a partecipare alla Grande Truffa. La gente non è stupida, ma non ha alternative, e finisce per lasciarsi "gestire".
Così va il mondo e così continuerà ad andare.
Per fortuna- finchè ce lo lasciano- esiste internet che consente ai liberi pensatori di esprimersi e ai lettori di buona volontà di formarsi un opinione alterativa rispetto al lavaggio del cervello che banche, giornali etc. quotidianamente effettuano per appropriarsi in modo "legale" dei loro soldi.

Questa premessa mi viene in mente perchè la "paura dell'inflazione" che citavo nella Nota di sette giorni fa, ha avuto una prima conferma concreta perfino dai dati ufficiali taroccati, sia in Europa che soprattutto negli USA , e questa settimana ha fatto capolino sui mercati.

Possiamo così osservare perdite dell'8% mediamente tra le commodities, un recupero del dollaro di circa l'1%, un calo delle borse di circa il 3%, un forte appiattimento della curva dei rendimenti, con i tassi a brevissimo in aumento e quelli a lunga scadenza in calo.
La logica seguita nella reazione dei mercati, e che sta dietro a queste performances (a loro volta però anche fisiologici ritracciamenti dopo una lunga sequenza in senso opposto) è la solita:
c'è inflazione, dunque le banche centrali dovranno- pur "obtorto collo"- aumentare i tassi (la fed potrebbe non fermarsi a fine giugno, la bce alzare di mezzo punto ai primi di giugno, etc.) e ciò provocherà in seguito una tendenza recessiva. Ergo, potrebbero rallentare i consumi di materie prime e la crescita degli utili, dunque meglio vendere azioni e materie prime, rifugiandosi nelle obbligazioni, e ricomprare un pò di dollari visto che il differenziale potrebbe continuare ad essere ampio per più tempo.
Questa catena reattiva è esattamente quella prevista per il momento in cui nella percezione dei più prende piede (vedasi Speciale Asset) la Fase 2.

Fino ad ora ero entrato solo in vendita di azioni essendo rimasto spiazzato dal modo con cui sono partiti il ribasso del dollaro, il rialzo delle materie prime e dei rendimenti; adesso, essendosi realizzati i primi ritracciamenti seri (38%)sui vari mercati ho deciso di entrare comprando oro, eurodollaro, e chiudendo momentaneamente l'operazione sul nasdaq100 incassandone il relativo utile.
Mi aspetto infatti a breve un ritorno dell'eurodollaro e dell'oro sui recenti massimi (circa 1,30-700), ed un rimbalzo tecnico del nasdaq100 (circa 1650); anche sul bond aspetto che si completi attorno al 5% la fase correttiva in atto, per entrare in vendita.
Il mio obiettivo è quello di richiudere tali posizioni sui livelli sopracitati, perchè mi attendo una fase laterale che potrebbe consentire di beneficiarne per un pò con rischio limitato.
Qualora mi sbagliassi, e gli attuali ritracciamenti si ampliassero al 50- 61% penso di poter mantenere tranquillamente le posizioni (Oro a 600 e eurodollaro a 1,25 non mi preoccupano) approfittando anzi per ampliare il portafoglio (entrando sull'argento a 10-11 e sullo yen a 115) nella direzione dei trend di lungo periodo già iniziati, e dei quali sono molto convinto avendoli previsti da tanto tempo(dollaro giù, preziosi sù, borse giù, rendimenti sù). Per il nasdaq 100 il rischio è comunque solo un mancato guadagno (se continuasse cioè ad avvitarsi al ribasso senza rimbalzare) e a parziale copertura delle posizioni su eurodollaro ed oro ho preso l'eurosvizzero.

Questo per rendervi edotti dell' improvvisa accelerazione impressa all'asset; motivi e prospettive future, naturalmente saranno oggetto in questa sede dei sempre continui ragionamenti in funzione di eventi macro e comportamenti tecnici.

MATERIE PRIME : tutto giù
Il petrolio comincia da quota 71 e scende a cavallo delle scorte concludendo in calo(luglio) a 69,3(-5%).
Il gas naturale subisce anche lui l'impatto di un imprevisto forte aumento delle scorte americane e da quota 6,6 su cui era arrivato prima dei dati, scende fino a 6,1 concludendo a 6,2(luglio) -6%.
Nel settore dei metalli, dopo gli spettacolari record a ripetizione, arriva il primo ritracciamento altrettanto spettacolare:
Il rame (luglio) conclude a 346 (-10%);
l'oro(giugno) chiude a 657,5(-8%);
l'argento(luglio) a 12,3 (-14%);
il platino(luglio) a 1313 è l'unico a tenere;
e il palladio(giugno) a 352(-11%).
Sull'oro,sono entrato a 653 ed in caso di pronto recupero l'obiettivo iniziale è intorno a 700; in caso di prosecuzione del ribasso l'area di supporto primaria è nella fascia 600-620 che dovrebbe corrispondere a 10-11 di argento, livello interessante per comprare.
L'indice generale CRB(giugno)crolla a 339(-6%).
Posizione di lungo termine: al rialzo
Posizione di medio termine: laterale
Posizione asset: comprato oro

CAMBI: rimbalzo del dollaro
L'eurodollaro scad. giugno conclude in calo per la prima settimana dopo oltre un mese. Dopo un picco iniziale lunedì a 1,30 ha avuto una prima onda calante arrestatasi a 1,28 da dove è tornato sopra 1,2945 mercoledì a cavallo dei dati sui prezzi al cosnumo USA che ne hanno provocato una violenta caduta fino a 1,272 in poche ore, da dove è ripartito al rialzo arrivando fino a 1,289 venerdì notte; qui ha avuto un altra onda ribassista con cui è andato a ritestare il precedente minimo a 1,272 per poi concludere a 1,28. Area 1,27 è un importante supporto di breve, per cui al secondo test sono entrato in acquisto a 1,273.
Adesso vi sono buone probabilità che già in settimana si torni verso 1,29-1,3; in alternativa potrebbe esserci una fase di range più stretto e mi sembra difficile che si scenda subito verso 1,26-1,25. Piuttosto fra un paio di settimane arriva il rialzo della BCE e in prossimità di questo evento dovrebbe rinforzarsi(mentre la fed arriva a fine giugno).
Lo yen è stato penalizzato dall'immobilismo della BOJ anche se i dati macro sono stati positivi; ha perso con euro fino a 142,5 e con dollaro è tornato sopra 111.
Ho comprato eurosvizzero a 1,552 perchè secondo i miei conteggi dovrebbe essere prossimo a un rimbalzo, soprattutto se proseguisse la discesa dei preziosi (lo svizzero è correlato all'oro); in caso contrario si può tenere con tranquillità, trovandosi già nella fascia bassa del range.
L'indice generale del dollaro scende a 84,7+ 1% (giugno)
Posizione di lungo termine: dollaro al ribasso contro tutti
Posizione di medio termine: dollaro laterale
Posizione asset: comprato eurodollaro, comprato eurosvizzero

OBBLIGAZIONI: crolla la curva
Settimana intensa con un escursione notevole nei rendimenti che sul decennale passano dal recente massimo di 5,20% al 5,05%. Paradossalmente le attese di rialzo dei tassi conseguenti all'aumentata inflazione hanno favorito la parte lunga della curva che è servita anche da rifugio rispetto al calo delle borse, delle commodities e dei bond dei paesi emergenti (anche il dollaro in recupero è stato positivo per i bond). Mentre il future sul tasso a tre mesi scad.dicembre è arrivato a quotare il 5,37% negli USA , come saldo settimanale, il 2 anni scende di 4 cts. al 4,97 il quinquennale di 12 cts. al 4,96 il decennale di 14 cts. al 5,05 ed il trentennale di 16 cts. al 5,14.
Come si vede, la curva si è appiattita con decisione portando ad appena 8 cts la differenza tra il 2 e il 10 anni, mentre le scadenze a 2 e 5 anni sono scese sotto il tasso ufficiale; è una reazione esagerata che si potrebbe giustificare solo in uno scenario di recessione senza inflazione, che invece non c'è. In realtà, per i motivi sovraesposti, è intervenuto un ritracciamento eccessivo e se si estende appena un altro pò conto di entrare in vendita.
In Europa il Bund decennale scende sotto al 4% in Giappone il decennale scende a 1,9% mentre il tasso sul debito dei paesi emergenti aumenta mediamente di circa 10 cts. andando in controtendenza - classico segnale di crisi.Appena sette giorni fa scrivevo:
"Anche qui ne vedremo delle belle, quando scopppierà la crisi, i vari fondi d'investimento (e i loro ingenui clienti) che si sono riempiti di questi debiti prenderanno una scoppola epocale".
Posizione di lungo termine: al rialzo dei rendimenti
Posizione di medio termine: al rialzo dei rendimenti
Posizione asset: nulla

BORSE: parte l' inversione
Il Nasdaq100 scad. giugno, ha accelerato la caduta inizata settimana scorsa arrivando fino a 1582, per poi concludere a 1605(-2%). A 1610 ho preferito incassare i 1900$ di utile per contratto, in quanto mi sembra
probabile adesso il classico rimbalzo del gatto morto, tipico di tutte le fasi iniziali di inversione dei trend di medio termine, con obiettivo tra 1650-1660 dove intendo rientrare, proprio quando la massa inizierà a parlare di correzione finita e di "occasione di acquisto".
Wally ha visto una caduta generale con il Dow a 11140(-2%) lo sp500 a 1267(-1,9%) il nasdaq a 2187(-2,4%).
Tra i settori, trasporti (-4,4%) le utilities(-0,6%) il Russell (-2,7%) i semiconduttori(-0,4%) i broker/dealer(-3%) le banche(-1,6%).
Scende(primo indice in perdita da inizio anno, dopo il nasdaq) anche Tokyo (-3%) a 16090 di nikkey ma peggio di tutti fa l'ipergonfiata Europa con il dax tedesco a 5666(-4,2%) il footsie inglese a 5670(-4%), il cac francese a 4910(-4,7%) e l'Italietta senza speranze, ma adesso dotata di governo e vertici istituzionali nuovi di zecca : l'SPmib a 36640(-3,4%) ed il Mibtel a 28045(-4,5%).
Posizione di lungo termine: al ribasso generale
Posizione di medio termine: al ribasso generale
Posizione asset: nulla

PREVISIONI: prosegue la correzione?
Come sopramenzionato, potrebbe esservi un controbalzo sui vari mercati già questa settimana, oppure una prosecuzione della correzione in atto e molto dipenderà dai dati di giovedì e venerdì.
Lunedì molto calmo, arrivano dagli USA solo un paio di interventi di membri fed e dall'Europa la bilancia commerciale di marzo.
Martedì soprattutto dati europei tra cui i nuovi ordini industriali a marzo, mentre dagli USA testioninanze di Snow e Bernanke con oggetto la finanza personale. Mercoledì si inizia a ballare: verbali della BOJ, l'IFO tedesco di maggio, gli ordini di beni durevoli americani di aprile e le vendite di case esistenti, oltre alle scorte petrolifere.
Giovedì altra giornata americana pesante con la seconda stima sul PIL del primo trimestre ( e relativo deflatore dei prezzi), i sussidi ai disoccupati e le vendite di nuove case, ed in nottata i prezzi al consumo nipponici.
Venerdì si conclude con i prezzi al consumo tedeschi preliminari per maggio, e dagli USA con redditi e spese personali di aprile e relativo deflatore dei prezzi, nonchè il dato finale dell'indice del michigan.

ASSET: riepilogo (cifre per asset da centomila)
chiuso 1 mini-nasdaq 100 scad.giugno venduto a 1705 e comprato a 1610(+1900$).
comprato un mini-eurodollaro scad. giugno a 1,273 chiude a 1,28
(plus 437,5$); margine impiegato 900 eu.
comprato un eurosvizzero scad. giugno a 1,552 chiude a 1,553 (plus 125 franchi svizzeri)margine impiegato 500 eu.
comprato un minigold scad. giugno a 653 chiude a 657,6 (plus 152$)
margine impiegato 600 eu.
Il saldo delle operazioni chiuse da inzio anno, dopo aver pagato le commissioni, è a +4000 euro (con 17 operazioni effettuate su eurodollaro+ 2 sul nasdaq+1 su gas naturale); il rendimento complessivo, tenuto conto delle minus/plus in portafoglio, e del rateo di interessi maturato, è pari al +5,25% ed equivalente al +13,2% su base annua se si mantiene questo ritmo; come liquidità impegnata, i margini sui futures assorbono 2% , il 98% è in conto corrente al 2,5% lordo (tasso iwbank).