11/09/2018

Il sostenibile peso del taglio alla spesa


Ho già dimostrato perchè proporsi di crescere a furia di deficit spending sia insostenibile.
Ora voglio brevemente dimostrare che invece è possibile crescere a furia di spending review.
La regola generale, valida per ogni paese e in ogni epoca, è:
se si sostituisce coeteris paribus spesa pubblica improduttiva (inefficiente e inefficace) con spesa produttiva (sia pubblica che privata) si ottiene un incremento della crescita.
Un caso da manuale è quello italiano, per il quale faccio riferimento a Baldassarri-Piesole “40 anni di spending review. L'Italia al bivio dei tagli alla spesa” ed. Rubattino, appena presentato nel Xii Rapporto sull'economia italiana, dal Centro Studi sull'economia reale. C'è un articolo degli autori sul Sole 24 ore 7 novembre 2018, che sottoscrivo in pieno e consiglio di leggere. Qui ne presento a modo mio i concetti chiave.
Dentro agli 880 miliardi e passa di spesa pubblica prevista per il 2019 dal NADEF gialloverde, ci sono 135 miliardi per acquisto di beni e servizi della Pubblica Amministrazione. Colpisce che essi siano appena poco più del doppio dei 61 miliardi di cosiddetti Fondi perduti (il nome la dice lunga!). O forse sono questi 61 miliardi a essere abnormi? una ventina sono contributi in conto capitale e il resto(40) trasferimenti correnti di cui la metà (20 miliardi) gestiti dalle Regioni. A fronte di tali fondi in continua crescita, ne troviamo appena 36 per i famosi investimenti sempre tanto citati come la mano salvifica, peccato che siano in forte calo negli ultimi anni (nel 2019 circa un terzo in meno rispetto a inizio decennio). Invece i Fondi Perduti sono frutto di ben 450 leggi stratificatesi nel tempo. Come mai il governo del cambiamento non può cambiarne destinazione?
Basti pensare che gli acquisti della PA si sono raddoppiati negli ultimi 20 anni mentre l'inflazione cumulata per il periodo è stata del 50%. Allora basterebbe riportare le lancette alla spesa di 20 anni fa, aumentata dell'inflazione, e spunterebbero fuori 40 miliardi con i quali si azzererebbe il deficit pubblico, provocando un crollo dello spread a 20-30 cts., con risparmio di almeno 30 miliardi nella spesa annua per interessi della restante legislatura.
Oppure, come propongono gli Autori citati, limitarsi a 20 miliardi di minore spesa (che per il resto della legislatura signficherebbero almeno 60 miliardi, senza contare il risparmio per interessi).
Essi poi aggiungono a tale cifra altri 40 miliardi rivenienti dal capitolo TAX EXPENDITURES, che sarebbe più giusto dedicare a un trasparente taglio dell'Irpef e alla mai sufficientemente auspicata abolizione dell'Irap, vera stortura tributaria italica al servizio delle regioni, senza riscontri nei paesi concorrenti e che tanto male fa all'occupazione.
Ma innanzitutto c'è una questione di metodo: invece di partire dalle nuove spese addizionali che si vogliono fare (sussidi,pensioni,etc.) per poi cercare le coperture e non trovandole scaricare tutto sul deficit, occorre partire dai risparmi effettuabili nel bilancio che come visto possono arrivare a cifre molto importanti, e solo dopo decidere come li si vuole utilizzare. Ma è una logica troppo innovativa, questo è un cambiamento che nessuno si sogna di fare anche se a parole sono bravi tutti....Nei fatti la realtà è che il deficit effettivo è stato del 2,4% rispetto al PIL nel 2017 e adesso viene previsto inalterato in percentuale solo perchè si prevede una crescita del denominatore (PIL) all'1,5%.
Morale: se non interverranno fatti nuovi, prepararsi a un deficit effettivo 2019 ben superiore, basti vedere come hanno tenuto ferma a 66 miliardi la spesa per interessi che invece è già proiettata a superare quota 70 miliardi. La Commissione Europea con il suo 2,9% è stata fin troppo generosa.


SPESE STATALI effettivo 2017 (previste per il 2019) in miliardi di euro
66 (66) interessi+
140 (144) beni e servizi+
62 (67) trasferimenti correnti e c/capitale+
264 (282) pensioni +
78 (83) assistenza+
68 (71) investimenti+
164 (170) lavoro dipendente=
totale 841 (883) (di cui 113 (117) sanità)

ENTRATE STATALI
250 (251) imposte dirette+
249 (272) imposte indirette+
226 (242) contributi+
altre 75 (75)=
totale 800 (839)
DEFICIT o indebitamento netto in valore assoluto
-41 (-44) miliardi


ps : salvatevi questa tabellina, non è facile trovarla in giro, e ho faticato non poco a desumerla dal NADEF.