............occorre "vedere"
la sintesi dei macro trend, sovrapposti a cipolla:
-la buccia esterna , più evidente, è rappresentata dal trend della finanza,
avviato con forza negli anni 80, dopo che nel decennio precedente era stato
rotto il vincolo della moneta internazionale con l'oro. Ciò ha consentito man
mano una proliferazione della finanza sempre più svincolata dall'economia
reale, fino ai livelli ipertrofici attuali (per ogni dollaro di economia reale,
ne girano almeno 10 di economia finanziaria).
-la parte centrale della cipolla, la più corposa, è rappresentata dal trend
della globalizzazione, sia del capitale che del lavoro. La grande espansione
delle multinazionali avvenuta fin dal dopoguerra è andata espandendosi senza
freni non appena caduto il vincolo dell'URSS, globalizzando il capitale. A ciò è
seguito, con la fine del comunismo e la conversione asiatica al capitalismo
occidentale, il trend della globalizzazione del lavoro, che ha preso corpo negli
anni 90 per esplodere nell'ultimo decennio, mettendo in concorrenza sleale tra
loro sistemi culturali e livelli di civiltà incomparabili (i bambini cinesi
senza diritti ad un dollaro al mese e 15 ore di lavoro al giorno, usati contro i
lavoratori occidentali dotati di art. 18 e simili). Il tutto per massimizzare i
profitti di breve termine, ricadendo però nel medesimo errore concettuale degli
anni trenta, perché ciò da un lato ha tagliato la domanda derivante dai
salariati occidentali, e dall'altro ha aumentato la capacità produttiva,
sfocando in una classica crisi di sovrapproduzione.
-infine il nocciolo della cipolla, il più difficile da vedere, ma anche il più
importante. Vale a dire il trend della tecnocrazia sovranazionale. In un mondo
globalizzato i vecchi stati nazionali sono di intralcio, e soprattutto è
fastidioso dover avere a che fare con le sovranità parlamentari locali, che
erano state date in pasto al popolo come contentino. Infatti il passaggio dalle
monarchie alle cosiddette democrazie rappresentative avvenuto solo nell'ultimo
secolo, celava il tentativo di "cambiare tutto per non cambiare niente", ma si
scontrava alla fine con i poteri legislativi man mano divenuti difficilmente
controllabili dall'oligarchia dietro le quinte, nonostante i grandi lavaggi dei
cervelli, tramite propaganda mediatica e stili di vita pubblicizzati. Ecco
allora l'idea di spingere verso "unioni" e organismi internazionali, svincolati
dal volere "democratico", facilmente manovrabili tramite una tecnocrazia
appositamente formata e selezionata. Da qui la pulsione innanzitutto verso le
aree monetarie, ed ora anche verso quelle fiscali, in modo da svuotare
progressivamente le democrazie "rappresentative", già di per sé svuotate dalle
varie partitocrazie. Non è un caso infatti che queste sacre unioni non abbiano
mai riguardato i lavoratori: perché non si parla mai di sindacati europei, cioè
dell'unione dei lavoratori nella loro rappresentanza sindacale? Avete mai visto
riunioni dei sindacalisti europei, oppure scioperi europei, etc.? assolutamente,
neanche se ne parla. Invece si fondono e "uniscono" monete, bilanci, banche,
imprese.
Ecco dunque che attraverso il sezionamento della cipolla nei suoi tre strati
(finanza, globalizzazione,tecnocrazia sovranazionale) il disegno della Cupola
appare chiaro a chi lo voglia vedere. Ed è l'unica spiegazione plausibile alla
bancarotta intellettuale, che viene negata nonostante le tante evidenze pur di
non disturbare i manovratori.